DJI e Aeromotus, dichiarazione invio droni in RussiaEsteri News 

DJI e Aeromotus, dichiarazione invio droni in Russia

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DJI, il principale produttore mondiale di droni consumer e aziendali, non ha avuto rapporti commerciali con Aeromotus Unmanned Aerial Vehicles Trading LLC (Aeromotus) recentemente sanzionato dagli Stati Uniti.

Ecco in sostanza il breve comunicato apparso sul sito ufficiale di DJI che cerca di porre fine ad una nuova polemica riguardo l’utilizzo di droni DJI in Ucraina. Leggete “DJI Aeroscope in Ucraina per identificare droni”.

Aeromotus non è più rivenditore di droni DJI

L’Office of Foreign Assets Control (OFAC) del Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti ha riferito nella giornata di mercoledì 12 aprile 2023, che Aeromotus, con sede negli Emirati Arabi Uniti, ha esportato per più volte, diverse forniture di droni DJI in Russia dall’inizio della guerra e ha definito Aeromotus un “rivenditore autorizzato” di DJI.

Il colosso cinese sostiene che Aeromotus non è più un rivenditore autorizzato da diverso tempo. Leggete anche “DJI sospende le vendite di droni in Russia e Ucraina”.

Il comunicato di DJI continua sostenendo di aver sospeso volontariamente tutte le vendite e le attività commerciali sia in Russia che in Ucraina a partire dal 26 aprile 2022 vietando contrattualmente qualsiasi vendita da parte dei rivenditori in entrambi i paesi e per uso diverso da quello civile e professionale.

DJI dispone protocolli approfonditi al fine di assicurare la non violazione delle sanzioni degli Stati Uniti o di altre giurisdizioni attuate contro terze parti o territori.

DJI si impegna a fornire la migliore tecnologia per droni consumer e aziendale che non sia progettata o destinata all’uso militare.

DJI agirà in base a qualsiasi informazione di rivenditori autorizzati che violino la politica di vendita aziendale. Insomma le polemiche sull’utilizzo di droni DJI sembra non voler placare, e ciclicamente ricompaiono malumori e situazioni di tensione…

 

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