Drone energia solare: novità per la Protezione Civile in Sicilia
Il Dipartimento della Protezione Civile Siciliana sperimenta l’uso di un drone a energia solare per le attività di ricerca e soccorso.
Lo scorso 23 Settembre il Comune di Nicolosi ha ospitato la prima dimostrazione delle potenzialità di questo velivolo alimentato da pannelli solari. Presenti diversi dirigenti della Protezione Civile, funzionari del Nucleo Operativo Pronto Intervento (NOPI) e rappresentanti di associazioni di volontariato.
L’obiettivo era dimostrare come questi droni possano essere realmente funzionali grazie alla loro elevata autonomia ottenuta appunto dall’energia del sole. Spesso, infatti, la limitazione dovuta alla durata delle batterie è il promo ostacolo all’utilizzo dei droni in attività di monitoraggio, ricerca e salvataggio.
Il progetto della Protezione Civile Siciliana basato sul drone a energia solare non è il primo di questo genere. Vi abbiamo infatti già raccontato in altri articoli di come questa fonte di energia sia allo studio applicata ai droni, leggete anche “Energia solare: droni in volo per più tempo”.
La Protezione Civile punta sul drone ad energia solare
Il drone ad energia solare presentato a Nicolosi è stato denominato FireHound Zero, letteralmente segugio di fuoco. Uno dei suoi utilizzi principali è sicuramente basato sulla prevenzione e la gestione degli incendi boschivi. Leggete “Tecnologia avanzata contro gli incendi: arrivano gli sciami di droni”.
Si tratta di un drone ad ala unica che può coprire un’area di circa 500 ettari all’ora fornendo preziose informazioni alle centrali operative. La sua precisione gli permette di rilevare anche incendi di piccole dimensioni, come un falò di campeggiatori. In questo modo sarà possibile intervenire in maniera prematura prima che il fuoco si possa diffondere causando danni anche ingenti.
Il drone a energia solare deve la sua elevata autonomia alla presenza dei pannelli solari. Grazie al sistema fotovoltaico il drone può sorvolare anche parchi naturali e aree protette. Un ulteriore vantaggio, infatti, è l’assenza di emissioni nocive inquinanti tipiche dei mezzi di ricognizione più classici.
FireHound Zero risulta anche particolarmente silenzioso e, quindi, non va a disturbare la fauna locale. Insomma, uno strumento altamente tecnologico che può essere realmente di aiuto in diverse situazioni nelle quali la Protezione Civile ha necessità di intervenire a tutela dell’ambiente e dei cittadini.