Drone subacqueo wireless prodotto in Svizzera
La società svizzera Hydromea ha progettato un nuovo drone subacqueo wireless, in grado quindi trasmettere i dati senza segnali radio. Si tratta di una grande innovazione considerando che la trasmissione attraverso i segnali radio è il vero problema di questi droni in quanto questo tipo di trasmissione è ostacolato dall’acqua.
Il modello prodotto dalla startup svizzera si chiama (ROV) ExRay e utilizza l’applicazione di comunicazione subacquea Luma per consentire al drone di comunicare con i controller. Il sistema si basa su impulsi rapidi di luce LED blu da 470 nanometri che trasmettono dati binari tra la superficie e il ROV. I modem ottici raccolgono e trasmettono le informazioni illuminate a ciascuna estremità. Questi scambi di informazioni avvengono a una velocità di 10 megabit al secondo, permettendo quindi di trasmettere video in tempo reale ad alta definizione senza ritardi significativi.
Il drone è lungo circa 70 cm e pesa circa 7 kg, incluse batteria, fotocamera inclinata con obiettivo zoom, ricevitore ottico e budello elettronico. È alimentato da sette propulsori hubless e ha un’autonomia da sei a otto ore con una carica completa.
Si tratta di un’importante innovazione se consideriamo che finora i droni marittimi hanno sempre avuto bisogno di un legame fisico per trasmettere informazioni, problema che ha di molto rallentato lo sfruttamento di questi strumenti dalle significative potenzialità. Tagliando quindi letteralmente quel cavo necessario alla trasmissione delle comunicazioni dei dati da e verso la superficie, si è di fatto liberato il potenziale di azione di questi strumenti.
Il design senza fili potrebbe a un certo punto anche rendere ExRay meno vulnerabile al rilevamento da parte di forze ostili nei casi in cui venga utilizzato per operazioni di sorveglianza e di raccolta di informazioni.
Va sottolineato che questo nuova tecnologia ha comunque dei limiti, il principale dei quali è il raggio massimo di comunicazione che non va oltre i 50 metri in condizioni di acque limpide e oscurità, diminuendo in modo significativo quando aumenta la luce del giorno o il livello di torbidità. Considerando comunque che questa tecnologia è piuttosto giovane, si prospetta che in futuro ci possano essere delle migliorie non indifferenti.
Questo drone subacqueo wireless potrebbe essere particolarmente utile per effettuare ispezioni di corsi d’acqua chiusi, dighe idroelettriche e altre infrastrutture nelle quali il suo utilizzo porterebbe a riduzioni in termini di costi, tempo e soprattutto i rischi per la sicurezza.
Ve ne abbiamo già parlato in altri articoli, leggete anche “Drone Subacqueo Saipem Hydrone-R” e “Drone subacqueo che salva una tartaruga”.