Droni alla Russia: sanzionata società iraniana

La società iraniana Safiran Airport Services è stata sanzionata dagli USA per aver contribuito all’invio di droni alla Russia. Ovviamente i droni sarebbero poi stati utilizzati nel conflitto in corso in Ucraina. Per questo motivo sono scattate le sanzioni previste dagli USA volte a scoraggiare qualsiasi intervento a supporto dell’esercito russo. La Safiran Airport Services è stata accusata di aver coordinato i voli militari russi tra Iran e Russia. Tra questi ci sarebbero anche dei voli che si occupavano del trasporto di droni, personale e attrezzature iraniane.

Vi abbiamo già parlato in altri articoli del legame tra Russia e Iran e dell’invio di droni alla Russia, leggete anche “Droni iraniani alla Russia per essere utilizzati in Ucraina”.

Sanzioni per i droni alla Russia

Secondo quanto si apprende, la Safiran Airport Services avrebbe quindi contribuito a far recapitare questi velivoli all’esercito russo per incrementare il suo arsenale bellico. Il portavoce del Dipartimento del Tesoro americano ha dichiarato che: “Le informazioni che abbiamo indicano anche che dopo l’assemblaggio e i test, le forze aerospaziali russe intendono schierare droni iraniani insieme a quelli russi nella loro guerra contro l’Ucraina”.

Ancora una volta viene quindi spiegato come il Cremlino stia cercando in tutti i modi di ottenere l’invio di droni alla Russia aggirando le varie restrizioni in essere. Questi strumenti sono fondamentali nel conflitto in corso in Ucraina e, ad oggi, sono praticamente irreperibili per l’esercito russo. Numerosi sono invece gli invii di questi droni militari a supporto dell’esercito ucraino da parte di molti stati europei e non. Leggete anche “Conflitto Ucraina: droni Black Hornet da Norvegia e Inghilterra”. Questi strumenti sono stati spesso la salvezza in molteplici situazioni per l’Ucraina.

L’invio dei droni alla Russia è quindi una di quelle attività che occorre cercare di ostacolare in tutti i modi, a tal proposito leggete “Droni russi Orion della Kronshtadt sanzionati”. Le sanzioni applicate unitamente al blocco di forniture di questi strumenti possono causare sicuramente ancora maggiore difficoltà al governo russo che, inizialmente, pensava in una guerra lampo e si trova invece a proseguire un conflitto ormai da mesi.