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Droni da pesca sempre più diffusi: i pro e i contro

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L’utilizzo dei droni da pesca si sta diffondendo sempre più, soprattutto in luoghi come il Sudafrica, la Nuova Zelanda e l’Australia.

Al momento non esistono delle vere e proprie normative a riguardo, anche se alcuni paesi si stanno muovendo verso l’applicazione di restrizioni. Questo tipo di attività potrebbe essere infatti decisamente dannosa per alcune specie marine. In più potrebbe andare in forte conflitto con i pescatori più tradizionali.

Insomma, nonostante i vantaggi che questa tecnica può offrire, molti sono anche i rischi da valutare ed eventualmente regolamentare.

L’interesse verso i droni da pesca è cresciuto negli ultimi anni, complici anche i molti video postati sui social che raccontano di vere e proprie pesche miracolose. Vi abbiamo invece raccontato di numerosi esempi nei quali i droni servono per studiare animali marini, leggete anche “Allevamento di pesci: drone per distribuire cibo”.

I limiti dei droni da pesca

I droni da pesca hanno la particolarità di poter raggiungere anche zone più difficili e isolate trasportando le esche oltre la portata di un normale lancio dalla riva.

Questi velivoli in genere vengono usati per far volare lenze già innescate verso acque più profonde o oltre le onde. Considerando poi che spesso questi droni sono anche dotati di telecamere, sarà possibile individuare dall’alto la presenza di banchi di pesci anche più in lontananza.

Sembra quindi che il loro contributo possa essere un vero toccasana per pesche di grandi entità. Spesso, infatti, sui social vengono pubblicati casi particolari dove i pescatori riescono a catturare anche esemplari molti grandi. Per esempio un video del 2016 ha mostrato un pescatore australiano che è riuscito a catturare un tonno pinna lunga dalla spiaggia grazie a un drone. Da allora le ricerche online su questa tecnica sono aumentate del 357%.

Se da un lato i droni da pesca possono creare un vero vantaggio ai pescatori, dall’altro possono essere anche pericolosi. I rischi principali sono legati alla tutela di alcune specie marine. Infatti i droni sono spesso utilizzati per identificare e pescare esemplari particolari come, per esempio, alcune specie di squali in via di estinzione. In più l’utilizzo di questi velivoli potrebbe anche andare a contrastare i pescatori tradizionali.

Considerando per esempio il Sudafrica, vediamo che circa 400.000 pescatori e le relative famiglie vivono della sola pesca dalla riva. I risultati ottenuti con i loro metodi tradizionali non sono paragonabili a quelli raggiungibili da coloro che si possono permettere l’acquisto di un drone che potete trovare per esempio al seguente link: https://www.drone-store.it/prodotto/drone-da-pesca-impermeabile/.

Ecco quindi che si potrebbero aggravare le disuguaglianze sociali e le situazioni di sfruttamento delle risorse marine. Insomma, i droni possono essere, ancora una volta, di grande supporto ma necessitano di buon senso e leggi per regolarne l’impiego.

 

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