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Droni per il monitoraggio del Lago di Garda

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Droni per il monitoraggio del Lago di Garda. Ben sei università europee e quattordici aziende pubbliche e private stanno testando un nuovo sistema di monitoraggio che potrà essere poi esportato in tutto il mondo!

Ebbene sì, questa volta l’Italia è territorio di innovazione coadiuvato anche da droni.

Nello specifico, al progetto partecipano l’Università di Verona, Brunel University of London (Inghilterra), Universität für Bodenkultur Wien (Austria), Georg-August Universität Göttingen (Germania), National Technical University of Athens (Grecia), Universitat Central de Catalunya (Spagna), Azienda Gardesana Servizi, Istituto Superiore di Sanità, Technital, Personal Genomics e Algorithmica.

Come scritto poco prima, il Lago di Garda (Più precisamente la parte di confine fra tre provincie, quella bresciana, quella trentina e quella veneta) sarà presto il primo bacino idrico d’Europa che testerà un nuovo piano di monitoraggio che prevede la valutazione dello stato delle acque, e la previsione di eventuali fenomeni idrogeologici.

Un incontro specifico verrà svolto proprio in questi giorni a Villa Bagatta nel comune di Lazise.

Il piano prevede l’utilizzo di strumentazione scientifica molto particolare, fra cui una serie di droni “intelligenti” in grado di mappare in modo totalmente autonomo le acque del Garda, ricavando una serie di preziosi dati da studiare poi approfonditamente per migliorare la qualità delle acque con azioni strategiche. 

Più volte sulle pagine di Drone Blog News abbiamo trattato l’argomento di droni subacquei, spesso si parla di droni “volanti”, poco di droni subacquei, anch’essi mezzi con moltissime potenzialità. 

La tecnologia dei droni per il monitoraggio del Lago di Garda servirà ad introdurre nuovi sistemi di azione di previsione e azione nei confronti di inquinanti o situazioni ambientalmente non più sostenibili, così come sostiene Mark Scrimshaw, coordinatore internazionale del progetto: “Il Lago di Garda rappresenta un eccellente esempio per la sperimentazione delle tecnologie legate alla tutela dei bacini idrici. L’obiettivo e la vera sfida del progetto – ha proseguito Scrimshaw – è realizzare modelli di analisi che migliorino la qualità della vita sul lago tenendo conto dell’economia e dei flussi turistici che caratterizzano ogni sito di sperimentazione”.

Al momento purtroppo non abbiamo notizie chiare in merito alla tipologia di droni che verranno utilizzati, se non la visione del video più sotto. Di seguito invece, vi consigliamo la lettura di alcuni articoli precedentemente pubblicati, che trattano argomenti molto similari a quelli esposti in questo post.

 

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