Elefanti marini: censimento con droniEsteri News 

Elefanti marini: censimento con droni

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In California un gruppo di studenti si sta specializzando nell’utilizzo dei droni per effettuare il censimento degli elefanti marini. Si tratta di un’iniziativa voluta dal dipartimento di scienze biologiche dell’Università Cal Poly di San Luis Obispo, nella California centrale. L’obiettivo è di riuscire a contare i membri della popolazione di questi animali presenti nel territorio.

Un simile impiego dei droni per il controllo e il monitoraggio della fauna è già stato praticato in altri luoghi per seguire altre specie. Ve ne abbiamo già parlato in altri articoli, leggete anche “Droni svizzeri per censimento animali in Namibia” e “Fauna selvatica: in Australia si censisce con i droni”.

Droni per monitorare gli elefanti marini

I droni, dunque, possono essere utili anche per censire la presenza di elefanti marini. Al momento il progetto dall’università californiana si sviluppa su sette spiagge. In genere questi animali creano dei gruppi piuttosto numerosi in luoghi ben stabiliti, raggiungendo anche i mille esemplari per gruppo. L’ideale è di riuscire ad effettuare il monitoraggio mentre gli animali sono sulla spiaggia durante la stagione degli amori che termina verso fine marzo.

Nel momento in cui gli elefanti marini torneranno in acqua, gli studiosi utilizzeranno le immagini ottenute dai droni per analizzarne il numero. In questo modo sarà anche possibile capire come il periodo degli amori influenzi la crescita della popolazione di questi animali.

Il progetto di censimento degli elefanti marini esiste già dal 2017 ma è la prima volta che si utilizzeranno i droni a tale scopo. Grazie a questi strumenti si potranno avere numeri più precisi e analisi più efficienti. In più si tratta di una tecnica decisamente meno invadente che non va quindi a disturbare i mammiferi. I volontari che partecipano al progetto sono quasi raddoppiati nell’ultimo anno e molti hanno deciso di cimentarsi nel pilotaggio di droni.

Considerando che l’area oggetto di studio è, di fatto, un parco naturale, gli studenti hanno dovuto seguire un percorso formativo per l’utilizzo dei droni e ottenere le opportune autorizzazioni. Importante, infatti, è garantire che le attività di ricerca non vadano a arrecare danno alla vita degli animali oggetto degli studi.

 

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