Fenicotteri rosa filmati dal drone in Sardegna
Un drone ha effettuato un filmato dei fenicotteri rosa presenti in una famosa riserva naturale della Sardegna. Il video, postato sui social, ha scatenato l’ira di molti ambientalisti che hanno denunciato come gli animali siano stati di fatto inseguiti e disturbati dal drone nel loro habitat protetto. Il filmato presente su Instagram si svolge nello stagno di S’Ena Arrubia, all’altezza del golfo di Oristano.
Vi abbiamo già parlato in altri articoli di come l’utilizzo dei droni in aree protette come quella dei fenicotteri rosa della Sardegna sia proibito proprio nel rispetto delle specie che le popolano. Leggete anche “Riserve naturali: in Inghilterra droni sotto accusa”.
Il video del drone che spia i fenicotteri rosa
Il video che riprende i fenicotteri rosa della riserva sarda è comunque particolarmente affascinante. Vedere le evoluzioni di questi animali al tramonto lascia a bocca aperta. Effettivamente, però, la Lipu, il Corpo Forestale e altre associazioni hanno sottolineato come di fatto gli animali stessero scappando impauriti dal drone. In molti hanno poi evidenziato come gli animali si fossero pericolosamente avvicinati, per paura, ad una linea elettrica presente nella zona.
L’area in cui si trovano questi splendidi fenicotteri rosa è una riserva naturale dal 1977. Si tratta di un punto fondamentale per la sosta e l’alimentazione del fenicottero durante il suo nomadismo. Proprio per la particolarità della zona, gli animalisti ritengono che il pilota abbia infranto articolo 5 comma 3 della Legge Regionale n. 23 del 29 luglio 1998 (Norme per la protezione della fauna selvatica e per l’esercizio della caccia in Sardegna). Questa legge infatti vieta anche le azioni di semplice disturbo delle specie protette. Per approfondimenti leggete: “Parco del Conero, sanzionato un pilota di drone”.
Proprio in virtù di queste considerazioni, le associazioni animaliste hanno proposto di inserire questa zona importante per i fenicotteri rosa nell’elenco delle no fly zone. Entrando a far parte di queste aree, i droni non potrebbero sorvolare questo spazio se non con apposite deroghe e permessi. Il tutto, appunto, per garantire la tutela e il rispetto di specie animali così fragili.
