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Il Vaticano contro i droni usati come armi

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Il Vaticano, attraverso le dichiarazioni di monsignor Ettore Balestrero, condanna l’utilizzo violento dei droni.

Si tratta della prima volta nella quale la Santa Sede fa esplicito riferimento ai droni utilizzati come armi nei conflitti in corso in questi ultimi tempi. La condanna non è relativa solo ai droni ma è allargata anche a tutti i sistemi di arma autonomi guidati dall’intelligenza artificiale. Si tratta infatti di strumenti altamente lesivi della dignità umana.

Parole chiare ed esplicite che fanno riflettere su come le moderne tecnologie possano essere di fatto protagoniste anche di utilizzi più pericolosi.

Con queste dichiarazioni il Vaticano analizza quanto si sta verificando in situazioni come il conflitto in Ucraina o la difficile realtà della striscia di Gaza. Vi abbiamo raccontato in altri articoli dell’utilizzo sempre più costante dei droni in queste realtà, leggete anche “Droni militari in volo da Sigonella verso l’Ucraina”.

Il Vaticano analizza l’utilizzo dei droni militari

Tramite il suo portavoce il Vaticano ha espresso una chiara posizione riguardo le nuove tecnologie impiegate come armi. Monsignor Ettore Balestrero ha nello specifico dichiarato che i sistemi “di armi autonomi non possono essere considerati soggetti moralmente responsabili”.

Gli uomini “possiedono una capacità unica di giudizio morale e di decisioni etiche che non può essere replicata da un complesso insieme di algoritmi”. Di fatto quindi “se operano senza supervisione umana diretta, tali sistemi possono commettere errori nell’identificare i bersagli previsti a causa di pregiudizi non identificati indotti dalle loro capacità di apprendimento automatico”. Leggete “ChatGPT che cos’è e come si utilizza anche con i droni”.

I droni kamikaze e gli sciami di droni impiegati nei conflitti vanno quindi proibiti secondo il Vaticano. Il loro utilizzo ha infatti portato ad una costante diminuzione della percezione “della devastazione da essi causata e della responsabilità del loro utilizzo, contribuendo a un approccio ancora più freddo e distaccato all’immensa tragedia della guerra”.

Insomma una questione etica che analizza un aspetto delle già complesse situazioni che si vengono a creare all’interno di un conflitto. Ovviamente la guerra stessa dovrebbe essere abolita, non soltanto gli strumenti in essa utilizzati, ma queste considerazioni vanno ben oltre la semplice analisi del ruolo dei droni e delle nuove tecnologie militari.

 

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