Marmolada: nel video del drone i segni della valangaNews 

Marmolada: nel video del drone i segni della valanga

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Il video realizzato con un drone ha immortalato a distanza di un anno i segni della valanga avvenuta sulla Marmolada. Infatti il 3 luglio del 2022 circa 6500 metri cubi di ghiaccio, fango e rocce si staccarono dal ghiacciaio investendo alcuni escursionisti.

Il bilancio fu di 11 morti e 8 feriti. Secondo gli studiosi le temperature particolarmente alte delle settimane precedenti l’evento hanno causato il tutto. A distanza di circa un anno, un drone ha volato proprio nella zona della valanga rilevando la presenza di una traccia decisamente ben visibile di quanto accaduto. Grazie al video del drone è possibile verificare quanto la situazione sia ancora particolarmente fragile e delicata in questo luogo.

A suo tempo vi abbiamo raccontato in altri articoli di come la valanga sulla Marmolada sia stata ben visibile grazie ai droni. Spesso i droni vengono utilizzati per effettuare riprese dall’alto nel caso di fenomeni naturali estremi. Leggete anche “Ghiacciaio Marmolada: droni per cercare i dispersi”.

Il drone sul luogo della valanga della Marmolada

E’ nel frattempo arrivata l’archiviazione dell’inchiesta da parte del GIP del Tribunale di Trento riferita alla valanga sulla Marmolada. Secondo gli esperti si è trattato di un crollo imprevedibile provocato dalle temperature decisamente al di sopra delle medie stagionali che hanno causato lo scioglimento della neve superficiale.

Allo stesso tempo questa situazione ha portato alla formazione di veri e propri torrenti sotto il ghiaccio e di crepe di importante entità. Una situazione ovviamente correlata ai cambiamenti climatici e all’innalzamento delle temperature cui stiamo assistendo.

Il video del drone dimostra come sulla Marmolada sia ancora presente una cicatrice ben visibile proprio nel punto in cui si è verificata la valanga. Questa imponente montagna risulta particolarmente fragile proprio perché non protetta dalla coltre di neve che la dovrebbe preservare.

La porzione collassata è quindi chiaramente individuabile grazie alle riprese del drone, quasi a ricordarci come le attività dell’uomo possano avere conseguenze non da poco sul clima e sull’ambiente in generale.

 

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