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Monitorare fauna selvatica con i droni

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L’Australia ha dato il via ad un nuovo progetto per monitorare la fauna selvatica attraverso particolari sensori montati sui droni. Rispetto a progetti similari precedenti, quest’ultimo si rivolge ad una specie particolarmente fragile di marsupiali, i quoll occidentali.

Si tratta di animali che fino a qualche tempo fa popolavano molte zone dell’Australia. Infatti circa il 70% del territorio australiano ospitava questi marsupiali, oggi invece solo il 5%. L’Australian Wildlife Conservancy e Wildlife Drones hanno quindi deciso di collaborare a salvaguardia dei nuovi esemplari che sono stati introdotti nell’area del Mt. Gibson Wildlife Sanctuary nell’Australia occidentale.

Nello specifico 16 quoll dotati di collare con segnalatore sono stati liberati in questa zona di ben 131.800 ettari. Il ruolo del drone sarà quello di monitorarne gli spostamenti e le abitudini di vita.

L’Australia non è nuova nell’impiego dei droni per monitorare la fauna selvatica. Vi abbiamo parlato di altri progetti similari in articoli precedenti, leggete anche “Fauna selvatica: in Australia si censisce con i droni”.

Droni per monitorare la fauna selvatica

Il drone è sicuramente un utile strumento per monitorare la fauna selvatica soprattutto in zone vaste. Nel caso specifico dei quoll il drone in questione è un velivolo dotato di un sistema di telemetria radio decisamente avanzato in grado di seguire con estrema precisione gli impulsi dati dal collare di cui sono dotati gli animali.

Sui 16 esemplari, ben 13 riescono a traferire regolarmente informazioni al drone, permettendo quindi di seguire con estrema semplicità i loro spostamenti. Il drone sorvola la zona di interesse ed è in grado di raccogliere le informazioni provenienti da più collari contemporaneamente, seguendo quindi più di un quoll alla volta. Quattro ecologisti del team hanno effettuato un apposito corso di formazione per riuscire ad utilizzare il drone e decifrare i segnali ottenuti. Leggete “Oasi naturale di Brindisi vietata ai droni”.

Grazie all’impiego dei droni per monitorare la fauna selvatica, i ricercatori hanno potuto valutare lo stato di salute dei quoll. I piccoli marsupiali stanno aumentato il loro peso man mano che la stagione riproduttiva continua, dato decisamente confortante.

L’aspetto innovativo di questo nuovo sistema di telemetria è quello di riuscire a seguire contemporaneamente più animali nella zona di interesse. In questo modo per i ricercatori è decisamente più semplice e immediato studiare gli spostamenti e le abitudini di questi animali. E’ anche possibile programmare monitoraggi periodici e raggiungere zone che fisicamente gli studiosi non potrebbero percorrere.

 

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