Narvalo: droni per studiare l'utilità della sua zannaEsteri News 

Narvalo: droni per studiare l’utilità della sua zanna

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I droni sono stati impiegati per studiare i comportamenti del narvalo e meglio comprendere l’utilità della sua zanna. Realizzatori del progetto sono alcuni ricercatori della Florida Atlantic University e del Dipartimento della Pesca e degli Oceani del Canada. L’idea è stata proprio quella di avvalersi dei droni per monitorare dall’alto i comportamenti di questi animali. Ciò per riuscire a capire qualcosa in più sulle loro abitudini. I velivoli hanno quindi seguito gruppi di questi cetacei direttamente nel loro habitat naturale riprendendo le loro tipiche attività. I ricercatori hanno potuto quindi usufruire delle immagini raccolte per studiare meglio questa specie. Uno dei principali aspetti che si voleva approfondire era proprio legato all’utilizzo della zanna a spirale tipica di questo cetaceo.

I droni si sono rivelati fondamentali per studiare da vicino i comportamenti del narvalo in modo non invasivo e senza arrecare disturbo o danni all’animale. Sempre più spesso i droni svolgono attività di sopporto ai ricercatori per lo studio di animali, ve ne abbiamo parlato in precedenti articoli come “Comportamento animali: droni alla scoperta degli squali”.

Droni per studiare le abitudini del narvalo

Il progetto di studio del narvalo supportato dall’utilizzo dei droni ha ricevuto il contributo anche delle comunità Inuit del Nunavut. Si tratta infatti di un’iniziativa scientifica che mira a conoscere in modo più approfondito un animale particolare con metodi assolutamente non invasivi. I filmati ottenuti hanno permesso di analizzare comportamenti e abitudini finora sconosciuti di questi cetacei. In particolare si è scoperto che la famosa zanna è di fatto una sorta di arma per colpire e stordire i grossi pesci di cui si nutrono prima di catturarli. Oppure la zanna funge da spada contro gli attacchi dei gabbiani. E’ inoltre utile per giocare o per comunicare con i propri simili. Infine, spesso questi cetacei la utilizzano semplicemente per giocare. I video dei droni hanno riscontrato tutti questi atteggiamenti, un po’ come per altre spedizioni che ci hanno permesso di meglio conoscere per esempio alcuni aspetti delle balene.

Proprio per la particolarità della sua zanna il narvalo è stato definito “unicorno del mare”. Gli studiosi hanno concentrato le loro attività di ricerca proprio sul ruolo di questo strano dente allungato. Il fatto di poter raccogliere immagini dall’alto della vita quotidiana di questi animali senza spaventarli e costringerli alla fuga è sicuramente uno degli aspetti più positivi dell’utilizzo dei droni. In più i velivoli possono seguire il branco anche in alto mare in totale sicurezza. Sono proprio questi i motivi principali che spingono i ricercatori ad avvalersi dei droni nel momento in cui vogliono analizzare esemplari particolari di animali rispettando pienamente il loro habitat naturale. Nel caso specifico di cui parliamo si è riusciti a conoscere molti più aspetti dell’impiego della loro zanna che vanno oltre a quello di strumento sensoriale per l’esplorazione dell’ambiente circostante che si conosceva finora.

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