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Ospedale di Livorno supportato dai droni

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L’ospedale di Livorno partecipa ad un importante progetto che prevede l’utilizzo dei droni per il trasporto di sangue.

Si tratta di un’attività sperimentale organizzata in collaborazione con la startup in campo biomedicale-robotico ABzero del polo tecnologico di Navacchio.

La startup si avvale a sua volta del supporto del Cnr di Firenze e del Sant’Anna di Pisa. L’idea è quella di avvalersi di droni di grandi dimensioni per trasportare sangue dal centro trasfusionale ai laboratori dell’ospedale. In questo modo si potrà operare con tempistiche decisamente più ridotte riuscendo ad accelerare i percorsi sanitari.

Il caso dell’ospedale di Livorno non è il primo nel quale i droni diventano strumenti a sopporto di attività sanitarie. Ve ne abbiamo parlato in precedenti articoli, leggete anche “Trasfusioni di sangue: il futuro è nei droni”.

Droni al lavoro per l’ospedale di Livorno

L’attività sperimentale organizzata dall’ospedale di Livorno è stata ampiamente segnalata nella struttura. Sono infatti presenti diversi cartelli che avvisano della presenza di droni in volo. In particolare si avvisa che “In questo ospedale è in corso, in via continuativa, un’attività di trasporto di sangue con droni di grandi dimensioni. Alcune aree sono segregate per la vostra sicurezza e il sorvolo delle stesse è limitato a pochi secondi. Prima di oltrepassare questo punto, accertarsi della presenza del personale ABzero responsabile delle attività”.

L’ospedale di Livorno dimostra quindi ancora una volta come i droni possano essere utili al settore sanitario. I tempi brevi e la possibilità di raggiungere anche zone più remote oltre che il risparmio economico, sono tra i principali vantaggi di questo tipo di servizi.

I droni possono essere quindi un supporto davvero efficiente in grado di offrire un servizio di pubblica utilità non indifferente. Anche in caso di pandemie o di materiali da trasportare pericolosi, il fatto di avvalersi di aeromobili a pilotaggio remoto autonomi può essere una vera svolta anche per la sicurezza degli stessi operatori sanitari.

 

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