Trasporto di sangue con droni a Messina
Un innovativo progetto dell’Asp di Messina prevede l’utilizzo dei droni per il trasporto di sangue, organi , campioni biologici e farmaci. L’iniziativa è partita dall’Unità Operativa Trasfusionale del “Barone Romeo” di Patti.
L’idea è quella di avvalersi di droni appositamente equipaggiati per far giungere questa merce particolare anche nelle zone più remote. Il primo test di questo progetto ha riguardato la tratta da Patti a Lipari. I droni che si occuperanno di questi servizi sono provvisti di appositi contenitori dotati di intelligenza artificiale in grado di conservare e proteggere al meglio i prodotti trasportati.
L’obiettivo del trasporto di sangue, organi o medicinali tramite droni è sempre più oggetto di interesse. Oltre al caso dell’Asp di Messina vi abbiamo raccontato in altri articoli di sperimentazioni similari in altre parti d’Italia, leggete anche “Comunicato Enac su drone trasporto sangue a Milano”.
Droni per il trasporto di sangue
I droni che si occupano del trasporto di sangue secondo il progetto dell’Asp di Messina sono modelli di ultima generazione dotati di un’apposita capsula. Si tratta di uno strumento all’avanguardia sviluppato e brevettato dalla “Abzero”, start-up nata come derivata della Scuola superiore Sant’Anna di Pisa. Una volta caricato il materiale da trasportate nella capsula, il personale sanitario dovrà solo pigiare il tasto di inizio missione sull’app che può essere scaricata su smartphone.
Il drone quindi seguirà la traiettoria prefissata e pre autorizzata in totale autonomia. Questi droni sono in grado di resistere a raffiche di vento che possono raggiungere i 60 chilometri orari e alla pioggia. Si tratta quindi di un servizio decisamente utile che permetterebbe di raggiungere anche luoghi più remoti.
Grazie all’impiego dei droni, il trasporto di sangue, organi, medicinali o altri campioni biologici può diventare più semplice e veloce. Si tratta infatti di un servizio molto meno costoso rispetto all’utilizzo di un elicottero per esempio. Inoltre non sarebbe necessaria la presenza di un aeroporto in quanto i droni necessitano di pochissimo spazio per le attività di decollo e atterraggio.
La presenza poi del paracadute garantisce la possibilità di recuperare il mezzo qualora ci fossero dei problemi. Anche i tempi sarebbero notevolmente ridotti: infatti il collegamento tra Patti e Lipari è avvenuto in soli 27 minuti, viaggiando ad una velocità di 55 km/h, e ad un’altezza massima di 120 metri.
Il futuro dei trasporti in campo sanitario
Il trasporto di sangue può essere quindi decisamente migliorato e velocizzato grazie ai droni. In più la capsula appositamente ideata è in grado di accogliere fino a dieci sacche. E’ inoltre dotata di appositi sensori che tengono sotto controllo le condizioni del materiale trasportato verificandone la temperatura, l’umidità, il ph e l’emolisi. Notevole quindi l’iniziativa dell’Asp di Messina che gli ideatori sperano di poter replicare in altre zone della provincia e successivamente anche in altre aree della regione se non dell’Italia intera.