Parco di Monza: un drone per stanare il cervo
Il Parco di Monza pensa ormai di avvalersi di un drone con termocamera per riuscire ad individuare il cervo che circola nella zona. Il caso del cervo sta diventando veramente un mistero per gli esperti che non riescono a spiegarsi come l’animale abbia raggiunto questo luogo. Per la prima volta il cervo è stato immortalato da alcune telecamere di sicurezza il 2 novembre per poi sparire nel nulla. Al fine di mettere in sicurezza l’animale e riportarlo nel suo ambiente naturale sono iniziate le ricerche che però non hanno condotto a risultati finora. Ecco quindi l’idea di avvalersi dei droni.
Un drone per cercare il cervo del Parco di Monza
Per cercare di individuare il cervo che circola liberamente nel Parco di Monza, si è deciso di utilizzare un drone dei Vigili del Fuoco munito di termocamera durante le ore notturne. L’idea è di rilevare il calore della sagoma dell’animale nel momento in cui si muove tranquillamente nella vegetazione, lontano del caos del giorno.
Il Parco di Monza, infatti, è molto frequentato e per questo molte sono le raccomandazioni degli esperti di segnalare immediatamente l’eventuale visione del cervo. E’ anche importante che i frequentatori del parco tengano al guinzaglio i loro cani durante le passeggiate per tutelare loro e il cervo stesso.
Si tratta quindi di un altro esempio di utilizzo dei droni per attività di ricerca e tutela della fauna, come vi abbiamo già raccontato in altri articoli, leggete anche “Fauna selvatica: in Australia si censisce con i droni”.
L’ultimo avvistamento del cervo risale alla notte tra il 5 e il 6 novembre 2021 davanti alla cascina Mulini Asciutti, vicino all’ingresso pedonale di Villasanta. Si pensa quindi che il cervo sia ancora in questa zona del Parco di Monza. Vedremo a questo punto se il drone dei Vigili del Fuoco sarà in grado di individuare l’animale per permettere che venga poi catturato e liberato in un luogo a lui più consono.
