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Ponte Vecchio Firenze: restauro con droni

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Iniziate le attività di restauro del Ponte Vecchio a Firenze con l’ausilio di droni e piattaforme galleggianti sull’Arno. Si tratta di un intervento da circa due milioni di euro che avrà lo scopo di ridare luce e valorizzazione ad uno dei simboli della città. Un restauro conservativo volto a tutelare questa storica struttura, da sempre amata dai fiorentini e dai tantissimi turisti che popolano la città.

Non si tratta del primo esempio di impiego di droni in attività di restauro di opere storiche, ve ne abbiamo già parlato in altri articoli, leggete anche “Restauri a Firenze: un aiuto dai droni”.

Droni per il restauro del Ponte Vecchio a Firenze

Il restauro del Ponte Vecchio di Firenze si avvarrà quindi di nuovi strumenti tecnologici. I lavori sono necessari in quanto la struttura è perennemente esposta alla corrosione dovuta al flusso del fiume Arno e alle relative ondate di piena. Per la prima volta si andrà ad agire sullo stato di conservazione della pietra e delle decorazioni. Non è invece in dubbio la sicurezza strutturale della costruzione. I lavori saranno coordinati dai servizi Belle Arti e Viabilità di Palazzo Vecchio. Per approfondimenti ulteriori: “Droni Intel per il restauro della grande Muraglia Cinese”.

Un ruolo chiave nella raccolta di immagini e dati per l’individuazione delle aree del Ponte Vecchio di Firenze che necessitano di manutenzione sarà svolto dai droni. In particolare è previsto che tra il 24 e il 25 ottobre l’intera struttura sarà controllata dall’alto grazie ai voli di un drone.

La possibilità di effettuare analisi visive aeree con questo mezzo (Leggete “Droni per il monitoraggio di edifici storici”), sarà di fondamentale aiuto per individuare le parti sulle quali intervenire. Sarà anche montata una particolare piattaforma galleggiante con specifici ponteggi che si muoverà lungo il letto dell’Arno per osservare lo stato di conservazione della struttura.

Essenzialmente il restauro del Ponte Vecchio a Firenze riguarderà le eventuali alterazioni cromatiche, la presenza di alghe e vegetazione infestante e fratture e fessure presenti sulla pietra. Il tutto per riportare questo storico monumento all’antico splendore e renderlo ancora più affascinante agli occhi di chi lo ammira.

 

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