Scarichi in mare: per contrastarli le Canarie usano i droni
Il governo delle Canarie ha deciso di utilizzare i droni per contrastare il fenomeno degli scarichi in mare abusivi. Le acque reflue gettate nell’Oceano sono infatti fonte di inquinamento non indifferente.
Ecco quindi la decisione del governo dell’arcipelago di intervenire per stanare le situazioni illecite ed andare ad intervenire tempestivamente. Il lavoro dall’alto dei droni è inoltre supportato dalla presenza di sommozzatori che cercano la presenza di deflussi d’acqua illeciti. In questo modo si pensa di riuscire a cancellare totalmente questa significativa causa di inquinamento.
L’utilizzo dei droni per rilevare scarichi in mare inquinanti non è limitato alle sole isole delle Canarie. Vi abbiamo raccontato di utilizzi similari in altri articoli, leggete anche “Lambro e Olona: droni per censire gli scarichi”.
Droni contro gli scarichi in mare di acque reflue
Il problema degli scarichi in mare illeciti alle Canarie è la principale causa di inquinamento insieme alla massiccia presenza di rifiuti di plastica. La situazione è allarmante, sia per i pescatori del luogo che per i residenti, oltre ad essere un possibile ostacolo all’arrivo di turisti.
In molti infatti conoscono le meraviglie naturali di questi luoghi e le acque cristalline ne sono il massimo esempio. La decisione di avvalersi di droni e sommozzatori per intercettare all’origine questi problemi è sicuramente un ottimo progetto. Leggete “Droni per il censimento di scarichi sui fiumi”.
Il Direttore Generale della Transizione Ecologica del Governo delle Canarie, Ángel Montañés spiega che la maggior parte dei punti più critici è già stata individuata. I droni permetteranno, però, di riscontrare altri possibili focolai provenienti sia dalla rete pubblica che dai privati.
I droni hanno già setacciato la zona nord di Tenerife alla ricerca di scarichi in mare non autorizzati. Il progetto prevede però il controllo sull’intero arcipelago, anche grazie alla collaborazione con le varie entità comunali. In generale la risposta all’appello del governo è stata decisamente positiva.
E’ ovvio, infatti, come questo tipo di situazioni possano essere anche molto pericolose per la stessa salute dei cittadini. In molti poi vivono del turismo che queste isole offrono, è quindi fondamentale trovare un modo efficiente per preservare la naturale bellezza di questi luoghi.