Spreco d'acqua: droni con sensori per evitarloNews 

Spreco di acqua: droni con sensori per evitarlo

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In Sicilia è partita la seconda fase di un importante progetto che prevede l’utilizzo di droni contro lo spreco d’acqua. Il progetto è denominato A.C.Q.U.A.2, acronimo di Agrumicoltura Consapevole della Qualità ed Uso dell’Acqua. Il Dipartimento di Ingegneria Civile e Architettura (Dicar) dell’Università di Catania ha realizzato questa iniziativa con il contributo non condizionato di The Coca-Cola Foundation.

Vi abbiamo già parlato in altri articoli di come i droni siano utilizzati per attività di monitoraggio ambientali, leggete anche “Publiacqua impiega droni per il monitoraggio” e “Acqua potabile a Dubai anche grazie ai droni”.

Droni contro lo spreco d’acqua

I droni hanno quindi il ruolo di monitorare e controllare lo spreco d’acqua in quanto risorsa fondamentale e ancora  più preziosa in certi luoghi. La prima fase del progetto A.C.Q.U.A. è terminata a ottobre 2020. Grazie a questa fase è stato possibile realizzare una database delle analisi dei campioni d’acqua coinvolgendo 110 aziende agricole. Sulla base dei dati raccolti il 20% delle aziende ha dimostrato di avere carenza di questa risorsa, mentre un altro 20% è al limite dello spreco.

La seconda fase del programma prevede un ruolo più centrale dei droni e di appositi sensori. L’obiettivo è quello di individuare le eventuali fonti di spreco d’acqua in modo da poter intervenire con opportuni provvedimenti. Le varie attività di monitoraggio saranno differenti a seconda delle zone ma anche in base alle condizioni del terreno e al clima.

Il progetto A.C.Q.U.A.2 è quindi un importante esempio di come si debba intervenire sulla problematica dello spreco d’acqua. Quest’ultima infatti è un bene prezioso che va tutelato e rispettato e che troppo spesso subisce le conseguenze dell’operato incurante dell’uomo. La tecnologia dei droni può quindi essere utile per cercare di risolvere al meglio la gestione di questa importante risorsa.

Anche il fatto che il gruppo Coca-Cola Italia abbia deciso di partecipare al progetto per la riduzione dello spreco d’acqua è significativo. Cristina Camilli, direttore Relazioni Istituzionali dell’azienda ha infatti dichiarato a proposito del progetto: “è un ulteriore esempio di come una realtà internazionale possa contribuire, con soluzioni pratiche e insieme a tutti gli attori del territorio, al percorso di innovazione della filiera”.

 

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