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Terra dei Fuochi: droni contro i rifiuti interrati

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Nella Terra dei Fuochi, i droni mappano il territorio alla ricerca di rifiuti interrati pericolosi per l’ambiente e la salute.

I droni della Polizia Locale di Marigliano hanno già mappato il 55% di questo territorio in provincia di Napoli. Particolarmente soddisfatto è il maggiore Emiliano Nacar che sottolinea come questa tecnologia sia fondamentale nella lotta ai rifiuti interrati, pericolosissimi per l’ambiente. I droni utilizzati sono infatti dotati di sensori e telecamere in grado di individuare dei cambiamenti nella temperatura del suolo che potrebbero essere indici della presenza di rifiuti nascosti.

L’identificazione di queste aree non sarebbe così semplice senza l’ausilio di questi sofisticati strumenti.

La Terra dei Fuochi è l’ennesimo esempio di come i droni possano essere utili in attività per la salvaguardia dell’ambiente. Ve ne abbiamo parlato in altri articoli, leggete anche “Droni nella terra dei fuochi sequestrano rifiuti”.

Droni per mappare rifiuti nella Terra dei Fuochi

Il progetto di utilizzo droni per individuare aree potenzialmente inquinate nella Terra dei Fuochi ha già dato i suoi frutti. Secondo quanto dichiarato dal comandante della Polizia Locale Emiliano Nacar infatti “è stato possibile mettere a segno il sequestro di un’area ampia ben due km, nei Regi Lagni, nel comune di Tufino, nel Napoletano, precisamente nel letto del corso d’acqua, dove sono stati trovati fusti interrati”.

Concretamente, una volta che il drone ha rilevato un cambiamento di temperatura del suolo, ci si occupa dell’estrazione di alcuni campioni dell’area interessata.

Qualora le analisi su questi campioni dovessero dare risultati positivi, partirebbero immediatamente gli scavi per rimuovere le sostanze nocive interrate. Leggete “Gestione dei rifiuti: a Bari scendono in campo i droni”.

Queste attività di monitoraggio sulla Terra dei Fuochi hanno permesso di portare alla luce diverse situazioni pericolose per l’ambiente ma non solo. Lo stesso sistema ha anche rilevato la presenza di armi a Scampia e in altri quartieri di Napoli.

La Polizia Locale di Marigliano ha lavorato in stretta collaborazione con l’Agenzia di Sviluppo Area Nolana che ha gestito gli aspetti più tecnici ed informatici del progetto. Insomma, un connubio di tecnologia ed efficienza che ha lo scopo di andare a colpire uno dei problemi più significativi della zona che mina ormai da tempo la salute pubblica e la qualità dell’ambiente.

 

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