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Traffico navale controllato da droni a Genova

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Il porto di Genova si appresta ad utilizzare i droni per controllare il traffico navale delle sue acque come già avviene in altri porti. E’ quanto dichiarato da Paolo Emilio Signorini, presidente dell’Autorità di sistema portuale del Mar Ligure Occidentale.

Sul modello quindi di altri porti famosi e importanti si pensa di avvalersi dei droni per ottenere tutta una serie di informazioni sulle funzionalità di queste strutture in tempo reale. I droni possono infatti offrire un servizio rapido, efficiente e con un costo limitato utile proprio per questi aspetti.

Vi abbiamo già parlato in altri articoli di come i droni siano spesso utilizzati nei porti non soltanto per il controllo del traffico navale. Leggete anche “Porto di Rotterdam: il futuro è nei droni”.

Droni per il controllo del traffico navale

Il progetto del porto di Genova intende quindi usufruire dei droni per effettuare un miglior controllo del traffico navale in tempo reale. I droni permetterebbero di ottenere utili informazioni anche sull’accessibilità a terra e a mare, su eventuali congestionamenti e incidenti.

Le informazioni tecniche e nautiche ottenute con gli aeromobili a pilotaggio remoto arriveranno così in tempo reale, permettendo anche interventi mirati e più immediati. Per approfondimenti ulteriori “Droni navali: nuovi investimenti per Leonardo”.

L’impiego dei droni per il controllo del traffico navale al porto di Genova è stato annunciato durante il convegno di apertura della Genova Smart Week. Non a caso il focus dell’impiego dei droni è proprio la possibilità di snellire queste operazioni di controllo avvalendosi di strumenti rapidi, efficienti e sicuri. Sicuramente anche i costi legati al loro utilizzo sono molto più limitati rispetto a strumenti di monitoraggio più classici.

Il traffico navale nel porto di Genova è un elemento significativo per questa struttura. Infatti giornalmente vi transitano centinaia di imbarcazioni ma non solo. Il porto è realmente un luogo in fermento con circa seimila camionisti, ottomila toccate nave ogni anno, spedizionieri e armatori.

Insomma, un ambiente in fermento e fulcro di importanti attività economiche che necessita, quindi, di un costante e preciso monitoraggio in tempo reale.

 

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