Università di Siena e Firenze sull'Isola di Montecristo coi droniMappature con droni News 

Università di Siena e Firenze sull’Isola di Montecristo coi droni

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L’università di Siena e quella di Firenze collaborano per utilizzare i droni nello studio della vegetazione dell’Isola di Montecristo. Il progetto prevede anche l’intervento dei Carabinieri per la Biodiversità di Follonica. Lo scopo è quello di andare ad analizzare una tipologia di vegetazione particolare, quella rupicola, cioè in grado di sopravvivere nel tipico ambiente roccioso dell’isola. Nello specifico parliamo di pareti rocciose silicee con vegetazione casmofitica. Gli studi di questa vegetazione sono particolarmente rilevanti dal punto di vista conservazionistico. I ricercatori coinvolti si sono avvalsi dell’utilizzo di droni e GPS con precisione centimetrica. Questi strumenti permettono di andare a monitorare lo stato di conservazione di questo habitat e delle sue rare specie.

Dunque anche l’Università di Siena e di Firenze hanno deciso di avvalersi dei droni per il monitoraggio della flora tipica di una zona particolare come l’Isola di Montecristo. Vi abbiamo già raccontato in altri articoli di impieghi similari per lo studio della flora, leggete anche “Isole Hawaii: piante rare studiate con droni”.

I droni dell’Università di Siena e Firenze studiano la vegetazione rupicola

La ricerca condotta dall’Università di Siena e di Firenze con l’ausilio dei droni è la prima incentrata sullo studio degli habitat rupicoli. L’idea di avvalersi di questi strumenti di alta tecnologia nasce dalla necessità di operare all’interno di un ambiente particolarmente difficile come appunto, l’ambiente roccioso dell’Isola di Montecristo. I droni, infatti, possono raggiungere anche zone più impervie normalmente difficili da monitorare. Le analisi si sono concentrate nelle zone più impervie di questo ambiente così particolare. I velivoli sono riusciti ad ottenere dati significativi che saranno fondamentali per creare una mappatura precisa di queste specie particolari.

Il lavoro dei droni dell’Università di Siena e Firenze fa parte di un più ampio progetto che mira a migliorare la conoscenza degli habitat dell’Isola di Montecristo. Nel contempo l’obiettivo è anche quello di promuovere la conservazione delle specie rare che vi vivono e che sono sempre più spesso minacciate. La tutela della biodiversità e l’attenzione verso la conservazione degli habitat di rilevanza europea sono alla base del lavoro degli enti coinvolti nel progetto. Ancora una volta, quindi, la tecnologia dei droni viene in soccorso agli studiosi nelle loro attività di ricerca volte a meglio comprendere i cambiamenti dell’ambiente che ci circonda.

 

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