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Amazon consegna con i droni: il ruolo di Enac

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Amazon consegna con i droni a partire dal 2024: qual è il ruolo di Enac per la messa in pratica di questo progetto? A rispondere direttamente Carmela Tripaldi, ingegnere aeronautico e direttore regolazione ricerca e mobilità innovativa dell’Enac. L’ingegnere sottolinea fin da subito che ciò di cui parliamo non è una sperimentazione.

Si tratta infatti di un passaggio obbligatorio per la creazione di un nuovo sistema di consegna e trasporto via cielo in ambiente urbano ed extraurbano. L’ente si è quindi adoperato per creare le condizioni legislative e burocratiche ottimali affinché il servizio di consegne con droni possa diventare realtà in Italia a partire da fine 2024.

L’annuncio che Amazon consegna con droni i suoi prodotti è già realtà in altre zone del mondo, anche se forse i risultati hanno lasciato un po’ a desiderare. Vi abbiamo invece parlato del progetto italiano in un recente articolo, leggete anche “Amazon Prime Air, i droni per le consegne in arrivo in Italia”.

Amazon consegna con droni anche grazie ad Enac

Amazon che consegna i suoi pacchi attraverso l’utilizzo dei droni sarà quindi una realtà italiana ben presto. Le tappe burocratiche che precedono l’avvio del servizio ruotano intorno alla figura di Enac. Secondo Carmela Tripaldi il primo step prevede che il famoso distributore sia “certificato come operatore Luc (Light Unmanned Certificate), un po’ come fosse una compagnia aerea, ma ovviamente in una categoria diversa.

Per farlo vanno valutati i suoi requisiti, che devono essere commisurati al tipo di operazione e al rischio che comporta, classificato come alto”. Ciò verrà fatto da Enac in collaborazione con EASA. Successivamente saranno valutati tutti i possibili scenari di rischio dai livelli più bassi ai maggiori.

Enac dovrà quindi valutare attentamente diversi aspetti prima che il connubio Amazon e consegna con droni sia effettiva realtà. A dire il vero le valutazioni sono partite già diversi mesi fa, ma proseguiranno per i primi mesi del 2024. Inizialmente si valuterà la capacità dell’azienda dal punto di vista organizzativo a livelli più bassi, quindi con la presenza di un pilota abbinato al singolo drone. Successivamente si passerà alla configurazione di un pilota che gestisce diversi droni contemporaneamente. Verso giugno, infine, ci saranno le verifiche formali anche con l’intervento di EASA.

Le fasi di test si svolgeranno in apposite aree stabilite da Enac chiamate U-Space (unmanned Space, spazio per veicoli non guidati da esseri umani). Leggete “Servizi U-Space per droni in Italia”.

Enac apre anche al trasporto passeggeri?

Insomma il lavoro di Enac dei prossimi mesi in riferimento all’accoppiata Amazon e consegna con droni non sarà certo di poco peso. L’obiettivo finale è quello di riuscire ad implementare in Italia un servizio di consegne sicuro, rapido ed efficiente che sia in grado di raggiungere tutti i cittadini. Un servizio che nel contempo è anche rispettoso dell’ambiente e all’avanguardia. Il tutto potrà anche essere il punto di partenza per futuri servizi di trasporto con droni non soltanto di merci ma anche di passeggeri.

Carmela Tripaldi infatti ha dichiarato: “siamo impegnati in progetti innovativi di airtaxi a Roma per il Giubileo 2025 per il trasporto di persone con aeromobili a decollo verticale elettrici chiamati VTOL, inizialmente pilotati e dopo senza equipaggio a bordo. Collaboriamo con la Francia, che lancerà un servizio simile a Parigi per le Olimpiadi 2024”.

 

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