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Servizi U-Space per droni in Italia

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Servizi U-Space per droni in Italia, lo spazio dedicato ai velivoli unmanned impiegati anche in operazioni complesse.

D-Flight lancia i primi servizi U-Space di Networking Electronic Remote Identification e di Traffic Information (NRI), volti a favorire la crescita del settore attraverso iniziative di sperimentazione ed una sempre maggior geo-awareness nei cieli italiani, promuovendo l’adesione su base volontaria al servizio di identificazione remota dei mezzi UAS (Unmanned Aircraft Systems).

Il protocollo D-Flight per il servizio di Networking Remote e-Identification, basato sull’Interface Control Document pubblicato sul sito (Leggete “Sito D-Flight: a cosa serve per i piloti di droni?”), consentirà lo sviluppo di sistemi in grado di comunicare, su rete IP, l’identità e la posizione di un mezzo, direttamente da bordo o da terra, per il tramite di una Ground Control Station.

Implementando il protocollo, gli operatori dei mezzi UAS che intenderanno utilizzare i servizi promossi, sempre nel pieno rispetto del GDPR sulla Privacy, contribuiranno alla realizzazione di un quadro complessivo della situazione di traffico a bassa quota rappresentato da D-Flight sotto forma di Traffic Information Service (TIS).

In linea con il concetto di electronic conspicuity, introdotta dal pacchetto regolamentare U-Space recentemente adottato dal parlamento europeo ,contribuiranno al completamento della consapevolezza geografica  i servizi già attivi e raccomandati dall’ENAC di Drone Operation Area (DOA) per le operazioni in categoria Open,  Drone Operation Plan (DOP), già obbligatoria per le operazioni oltre il campo visivo nelle categoria Specific o Certified, nonché le tracce dei mezzi manned visibili dalle reti di sorveglianza cooperativa ADS-B. per tutti i piloti VDS che vorranno inviare la propria posizione  tramite l’App D-Flight.

L’iniziativa lanciata con il Manifesto U-Space, con il favore dell’ENAC che ne promuove gli obiettivi – dichiara l’AD di D-Flight Cristiano Baldoni – è un passo fondamentale per garantire un’evoluzione del settore sempre in sicurezza e nel rispetto dei protocolli sviluppati da ENAC e D-Flight. L’Interface Control Document (ICD) rappresenta il mezzo attraverso il quale posizionamento e identificazione degli UAS renderanno lo U-Space conforme alla normativa europea, permettendo un tracking accurato per uno spazio aereo fruibile nella piena consapevolezza della sua occupazione in tempo reale. Auspichiamo che la collaborazione con ENAC – prosegue Baldoni – renda D-Flight sempre più elemento centrale per il raggiungimento dei target stabiliti dalla roadmap europea nella realizzazione di uno U-Space all’avanguardia e innovativo per lo sviluppo del settore ed in prospettiva, per la realizzazione del Piano di Advanced Air Mobility. A tal proposito leggete anche “Advanced Air Mobility in Italia: tavola rotonda di Enac”.

Qui di seguito potete scaricare il documento integrale di quanto spiegato in questo post: MANIFESTO SPAZIO AEREO DRONI.

 

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