DJI inserita nella lista nera dal ministero della difesa americanoEsteri News 

DJI inserita nella lista nera dal ministero della difesa americano

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DJI inserita nella lista nera dal ministero della difesa americano (DoD), il produttore cinese di droni è addirittura considerata come una compagnia militare.

Nella dichiarazione specifica del ministero si legge: “Oggi, il Dipartimento della Difesa ha rilasciato i nomi di “compagnie militari cinesi” che operano direttamente o indirettamente negli Stati Uniti in conformità con il requisito legale della Sezione 1260H del National Defense Authorization Act for Fiscal Year 2021″.

DJI inserita nella lista nera dal ministero della difesa americano

La decisione del Pentagono è l’ultimo capitolo del governo degli Stati Uniti contro il più grande produttore mondiale di droni e giunge proprio qualche giorno prima l’inaugurazione dell’evento DJI Airworks a Las Vegas in programma la prossima settimana.

La questione è in effetti aperta da diverso tempo, avevamo già trattato l’argomento tempo fa al seguente link “I droni Dji ritornano nella lista nera americana”, però con la dichiarazione di poche ore fa, la situazione per DJI si complica notevolmente, essendo considerata appunto azienda militare…

La dichiarazione del Dipartimento della Difesa ratifica il fatto che nessun drone DJI potrà essere utilizzato per scopi di difesa negli Stati Uniti.

Il Dipartimento della Difesa ha vietato i droni DJI standard per il lavoro ufficiale dal 2018. Tuttavia, l’anno scorso un rapporto interno affermava che un’indagine sui due droni Da Jiang Innovations (DJI) prodotti per l’uso da parte del governo non ha rilevato “nessun codice o intento dannoso” e sono “consigliati per l’uso da parte di enti e forze governative che lavorano con i servizi statunitensi”.

“Il Dipartimento è determinato a evidenziare e contrastare la strategia di fusione militare-civile della Repubblica popolare Cinese, la quale sostiene gli obiettivi di modernizzazione dell’Esercito popolare di liberazione (PLA) garantendo che il suo accesso a tecnologie avanzate e competenze siano acquisite e sviluppate da società, università e programmi di ricerca che sembrano essere entità civili. La sezione 1260H ordina al Dipartimento di iniziare a identificare, tra le altre cose, i contributori della fusione militare-civile che operano direttamente o indirettamente negli Stati Uniti”. Insomma la situazione sembra aver avuto una escalation, forse anche dovuto al conflitto russo/ucraino e le posizioni prese dalla Cina. Leggete anche “DJI sospende le vendite di droni in Russia e Ucraina”.

DJI ha immediatamente rilasciato una dichiarazione in risposta alle azioni del Dipartimento della Difesa, definendo ingiustificata la lista nera: “DJI è l’unica azienda di droni a denunciare chiaramente e scoraggiare attivamente l’uso militare dei nostri prodotti, inclusa la sospensione di tutte le operazioni commerciali in Russia e Ucraina per cercare di tenere i nostri droni fuori dal conflitto. Non c’è motivo per cui DJI sia stata aggiunta all’elenco delle “compagnie militari cinesi” del Dipartimento della Difesa”, continuando poi con “DJI non rientra in nessuna delle categorie stabilite dalla legge da inserire nell’elenco. DJI non è una compagnia militare in Cina, negli Stati Uniti o altrove. DJI non ha mai progettato o prodotto apparecchiature di livello militare e non ha mai commercializzato o venduto i suoi prodotti per uso militare in nessun paese. Invece, abbiamo sempre sviluppato prodotti a beneficio della società e salvare vite umane. Siamo pronti a sfidare formalmente la nostra inclusione nell’elenco”.

 

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