Droni e mobilità urbana al Future Mobility Expoforum
Droni e mobilità urbana, la prima Conferenza Nazionale sulla Urban Air Mobility si terrà durante Future Mobility Expoforum, il 18 novembre 2019 a Torino Lingotto, con l’ambizione di esplorare tutte le tematiche e i progetti in corso, non solo in ambito strettamente urbano ma ragionando su aree più vaste, quelle che vengono definite megacities.
Si parlerà di tecnologie, di normative, di accettabilità sociale, di passeggeri e di merci.
La UAM è una delle tendenze di sviluppo più interessanti per la mobilità di persone e merci. La directory online della Vertical Flight Society conta ad oggi più di 200 concept di veicoli aerei a decollo verticale con motori elettrici (eVTOL). Buona parte di questi progetti ha come obiettivo la mobilità aerea in ambito urbano, applicata sia alle merci che alle persone, a guida autonoma o a pilotaggio remoto.
Dal punto di vista tecnologico, la UAM è una tendenza trainata da una serie di rivoluzioni nel campo dei materiali, dei motori, delle batterie, dell’elettronica e dei software, e stimolata dall’affermarsi sul mercato dei droni in senso più generale. Investitori, start-up e grandi aziende aerospaziali e automobilistiche, fornitori logistici e di servizi stanno dimostrando interesse verso questa nuova dimensione della mobilità ormai da qualche anno.
Le “vere” automobili volanti sono ancora molto lontane, ma si stanno diffondendo le sperimentazioni di collegamenti aerei passeggeri su tratte ad alta priorità utilizzando droni a decollo ed atterraggio verticale teleguidati o autonomi. La prossima EXPO Dubai 2020, con tema “Le connessioni” vedrà i primi servizi UAM passeggeri. Contemporaneamente, da diverso tempo, i droni sono stati individuati come potenziale strumento per le consegne di merci ad alta priorità.
Oggi nelle 24 ore si contano circa 30.000 voli di droni in tutta la UE. La stessa UE prevede che nel 2035 i numeri saranno 20.000 voli su una singola città ogni ora. Sono cifre da traffico cittadino in ora di punta. Si tratta quindi di realizzare un sistema in grado di tenere sotto controllo migliaia di droni con passeggeri e merci in volo contemporaneamente su un’area urbana.
Come per la mobilità aerea tradizionale, affinché la UAM diventi realtà, sarà necessario realizzare un sistema di controllo dello spazio aereo urbano, partendo da normative vincolanti.
In Italia è l’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile (ENAC) ad occuparsi di questo aspetto, in attuazione della regolamentazione comunitaria in materia. Assicurare che i droni si integrino in sicurezza nello spazio aereo, a fianco dei velivoli tradizionali, è un obiettivo fondamentale per l’Autorità dell’Aviazione Civile e per ENAV, il service provider nazionale che eroga i servizi alla navigazione aerea, ed è un elemento imprescindibile per la crescita economica e per la nascita di nuovi servizi. Il primo passo è quello di mappare le città in 3D per definire i corridoi aerei all’interno dei quali dovranno avvenire i voli.
Questo è quello che sta facendo con alcuni partner industriali la città di Torino, unica in Italia ad aderire alla Urban Air Mobility Initiative. Rispetto ad una mappa digitale in 2D, quella in 3D deve tenere conto di tutto quello che esiste da 0 a 150 metri d’altezza: linee elettriche, lampioni, aste di bandiera, cartelloni… per poi definire delle aerovie che garantiscano la massima sicurezza e il minimo disturbo per i cittadini. La gestione del traffico vero e proprio sarà poi compito di ENAV che, in accordo con ENAC, e con il supporto di altri partner industriali, ha messo a punto D-Flight, una piattaforma online per offrire i servizi U-Space: registrazione, identificazione dei droni e gestione delle missioni di volo.
La Conferenza Nazionale, che si terrà durante Future Mobility Expoforum (18 e 19 novembre, Torino Lingotto), è realizzata in collaborazione con l’Assessorato all’Innovazione del Comune di Torino e con ASSORPAS, l’associazione degli operatori di velivoli a controllo remoto.
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