Garante della Privacy: istruttoria contro i droni di Bruno VespaNews 

Garante della Privacy: istruttoria contro i droni di Bruno Vespa

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Il Garante della Privacy ha aperto un’istruttoria in riferimento all’utilizzo dei droni da parte della redazione di Porta a Porta. Parliamo nello specifico di quanto accaduto negli ultimi giorni a seguito di una denuncia sporta dalla famiglia Elkann.

Pare infatti che un drone abbia sorvolato e effettuato riprese dell’abitazione di John Elkann a Torino senza autorizzazione. I legali della famiglia hanno descritto il fatto come una “ingiustificabile intrusione nella vita privata del nostro assistito, per di più realizzata dalla tv di Stato”. L’operatore in questione, infatti, avrebbe utilizzato il suo drone proprio per ottenere immagini dell’abitazione a favore della trasmissione Porta a Porta. Ovviamente salta subito all’occhio la questione del diritto alla privacy che in questo caso, parrebbe violato.

Non stupisce quindi che lo stesso Garante della Privacy abbia deciso di intervenire sulla questione. Da sempre, infatti, si considerano i droni come strumenti invasivi dal punto di vista della riservatezza personale. Vi abbiamo parlato della questione in altri articoli, leggete anche “Droni e la privacy: volare rispettando le regole”.

La posizione del Garante della Privacy riguardo i droni

Nella diatriba in corso tra la famiglia Elkann e la trasmissione Porta a Porta non poteva non intervenire il Garante della Privacy. L’obiettivo è quello di valutare se ci sia effettivamente una lesione del diritto alla riservatezza o meno. Immediatamente la redazione della trasmissione e lo stesso Bruno Vespa hanno dichiarato di non aver mai mandato in onda quelle immagini.

Hanno anche sottolineato che l’operatore è regolarmente abilitato alle attività di volo con droni e che, invitato ad allontanarsi dal servizio di sicurezza della villa di Elkann, ha subito terminato le riprese. In più sono state anche riportate alcune precedenti considerazioni del Garante stesso nelle quali si dichiara che sia “consentito l’uso di immagini riprese da droni a fini giornalistici anche senza il consenso degli interessati fatte salve ovvie cautele”, ossia evitare di riprendere persone o elementi identificativi.

Insomma, una questione piuttosto spinosa che il Garante della Privacy dovrà valutare con attenzione analizzando i fatti e le dichiarazioni di entrambe le parti. Una cosa è certa, la questione della riservatezza è da sempre uno degli aspetti più controversi legati all’utilizzo dei droni. Spesso è anche una delle principali motivazioni per le quali il loro utilizzo viene vietato in determinate situazioni o contesti. Leggete “Garante Privacy: aperte tre istruttorie sull’utilizzo di droni”.

Vedremo gli sviluppi della situazione, senza dimenticare che il drone è, di fatto, un nuovo strumento giornalistico che permette di ottenere immagini, video e dati importanti e rilevanti.

 

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