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Intercettatori di droni sperimentati da Toshiba

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Intercettatori di droni sperimentati da Toshiba: un nuovo progetto che il gigante giapponese sta realizzando in collaborazione con una startup americana. Il progetto ha lo scopo di sviluppare e produrre questi strumenti in grado di tracciare e catturare obiettivi in movimento in modo autonomo.

Toshiba si avvale della collaborazione di Fortem Technologies, società dello Utah che si occupa nello specifico di difesa aerospaziale che già collabora con il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti e crea intercettatori di droni in grado di rilevare autonomamente il bersaglio e catturarlo con le loro reti.

L’esigenza di realizzare questi strumenti nasce del continuo incremento del numero di attacchi terroristici avvenuti con l’ausilio di droni un po’ in tutto il mondo (Leggete anche: “Droni, Sicurezza ed evoluzione della minaccia terroristica”). Basta pensare alle notizie relative ad attacchi ad impianti petroliferi, oppure al tentativo di omicidio del presidente venezuelano nel 2018 attraverso l’utilizzo di un drone con esplosivo. Sempre nel 2018 le piste dell’aeroporto di Londra sono state chiuse in quanto nelle vicinanze è stata segnalata la presenza di diversi oggetti volanti sospetti.

Intercettatori di droni

Questi intercettatori di droni sperimentati da Toshiba andrebbero nello specifico ad agire in ambiti di particolare rilevanza quali le centrali nucleari, gli aeroporti, strutture organizzative e stadi in modo da tutelarne la sicurezza.

Entrambe le aziende hanno sviluppato dei dispositivi per queste esigenze: Fortem Technologies ha creato uno strumento che emette onde radio in grado di rilevare la posizione di un drone ma allo stesso tempo anche di altri oggetti o uccelli, mentre lo strumento ideato da Toshiba riesce a ricevere le onde radio emesse da un drone rilevandone direzione e altitudine. L’idea è di combinare i punti forza dei due strumenti limitandone le criticità.

Esistono già altri intercettatori di droni, ma spesso si avvalgano dell’utilizzo del laser per abbattere i velivoli risultando quindi decisamente pericolosi in caso di droni carichi di esplosivi. Addirittura si è tentato l’utilizzo di falchi o altri rapaci per allontanare i velivoli sospetti, ma in questo caso i costi di addestramento sono decisamente alti, a tal proposito leggete “In Svizzera aquile in divisa contro i droni”.

Il progetto di Toshiba è quindi fondamentale per contrastare l’utilizzo terroristico dei droni, con l’obiettivo quindi ancora una volta di tutelare la sicurezza comune.

 

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