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Monitoraggi ambientali con droni in Calabria

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Monitoraggi ambientali con droni in Calabria effettuati dall’Arpacal (Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente della Calabria). Una iniziativa certamente innovativa nel contesto delle agenzie ambientali.

Arpacal si è dotata recentemente di un drone destinato ad attività di monitoraggio svolte sulle diverse matrici ambientali al fine di migliorare il controllo del territorio e limitare problemi ambientali.

“In occasione dei vent’anni dall’istituzione dell’Arpacal – ha dichiarato il Commissario, Avv. Maria Francesca Gattol’acquisto di questa nuovissima tecnologia, e la formazione di personale apposito, rappresenta una ottima coincidenza: parte una nuova sfida professionale, al servizio del territorio ma anche della rete del Sistema nazionale per la protezione ambientale del quale l’Arpacal è parte integrante”.

Con la consegna delle licenze individuali ai dipendenti corsisti, si è concluso infatti nei giorni scorsi il periodo di training previsto per autorizzare alla guida dei droni sia in ambienti aperti e sia in scenari urbani, così come anche in ipotesi di emergenza.  I tecnici appositamente formati avranno anche il compito di supportare le attività finalizzate alla verifica ambientale dei nuovi “siti di attenzione” da inserire nel Piano delle Bonifiche della Regione Calabria.  Il progetto, infatti, è stato finanziato dalla Regione Calabria nell’ambito della convenzione siglata con l’Arpacal per l’attivazione del Piano bonifiche dei siti potenzialmente contaminati.

I monitoraggi ambientali con droni sono da considerarsi una prassi ormai essenziale nelle attività di perlustrazione e sicurezza del territorio. L’utilizzo di droni appositamente allestiti hanno anche una valenza aggiuntiva, legata alla sicurezza del personale che opera in condizioni critiche quali possono essere le aree oggetto di discariche dismesse o abusive. Tali aree, in particolare dopo la loro dismissione senza un vero e proprio piano di ripristino ambientale, caso spesso frequente in Calabria, comportano rischi per il personale che dovrà verificarne le condizioni.

Il drone, dotato di camera multispettrale e camera termica, è utilizzato in tutti i siti la cui accessibilità risulta difficile o impossibile per la presenza di rifiuti sparsi in superficie, vegetazione, rifiuti mascherati da vegetazione o anche  nelle aree particolarmente impervie.

Le attività consentono la perimetrazione del corpo rifiuti e, in alcuni casi, la verifica di processi di degradazione del rifiuto ancora in atto.

Le due camere di cui è dotato il drone di Arpacal  sono specialmente adatte, dopo specifiche elaborazioni dei dati acquisiti, alla valutazione delle superfici occupate dalla discarica (camera ottica multispettrale) e dei fenomeni di degradazione attivi (camera termica).

Insomma l’utilizzo di droni in ambito ambientale è ormai sempre più frequente. Per approfondimenti potete leggere anche i seguenti articoli già pubblicati sulle pagine di Drone Blog News.

 

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