Piante malate: droni in soccorso dei meliAgricoltura con Droni News 

Piante malate: droni in soccorso dei meli

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In Trentino Alto Adige si punta sempre più sui droni per gestire le piante malate presenti nelle coltivazioni di mele.

Il convegno del Centro di sperimentazione Laimburg e della Libera università di Bolzano è stato l’occasione per presentare l’ultimo progetto del genere in ordine di tempo. In questo caso specifico si è parlato di come l’utilizzo dei droni possa essere particolarmente efficiente per combattere la fitoplasmosi.

Si tratta di una malattia provocata da un batterio trasmesso dagli insetti che può creare danni irreparabili alla pianta colpita. I droni permetterebbero l’individuazione in tempo reale delle piante infette in modo da poter intervenire rapidamente limitando la diffusione della malattia.

Molteplici sono i casi nei quali i droni possono essere utili per gestire le piante malate all’interno di coltivazioni. Ve ne abbiamo parlato in diversi articoli, leggete anche “Uva da vino più sana con i droni”.

Droni per riconoscere le piante malate

Il progetto presentato a Bolzano mira ad utilizzare i droni per rilevare dall’alto la presenza di piante malate all’interno di coltivazioni di meli o viti. Una volta individuati i casi sospetti, il coltivatore potrà intervenire immediatamente sugli esemplari in questione anche, eventualmente, estirpandoli.

L’intervento immediato permette quindi di limitare la diffusione della malattia, salvaguardando la salute delle altre piante. Negli ultimi due anni, infatti, la fitoplasmosi ha provocato danni su meli e viti in Trentino per circa 50 milioni di euro. Il digitale e il lavoro svolto dai droni saranno quindi la nuova frontiera per combattere gli insetti portatori di questo batterio.

L’individuazione in tempi brevi delle piante malate è quindi il primo e forse più importante passo per salvaguardare il resto delle coltivazioni. Le immagini ottenute dai droni in tempo reale sono quindi fondamentali per questo obiettivo. Al convegno è stato anche presentato un prototipo di laboratorio mobile che permetterà l’analisi digitale dei dati raccolti.

Ovviamente, quindi, anche il digitale svolge un ruolo di primaria importanza riuscendo a cogliere le informazioni che i droni raccolgono in volo. La programmazione di voli periodici anche su vaste zone permette di monitorare attentamente la situazione, intervenendo proprio dove necessario per evitare la diffusione della malattia. Per ulteriori approfondimenti: “Drone che salva le mele in Trentino”.

 

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