Pilotaggio droni migliore con l’intelligenza artificiale
L’intelligenza artificiale si è dimostrata migliore dell’uomo nel pilotaggio di droni secondo una recente ricerca universitaria.
L’Università di Zurigo in collaborazione con gli Intel Labs di Monaco in Germania e Jackson negli Stati Uniti si sono occupate di questo progetto. Il risultato è stata la realizzazione di un sistema in grado di pilotare i droni meglio degli uomini chiamato Swift. Il sistema ha quindi gareggiato con diversi piloti umani in voli ad alta velocità su un terreno tridimensionale.
Per permettere a Swift di essere competitivo, gli studiosi hanno dovuto addestrarlo combinando le strategie di apprendimento automatico con dati raccolti nel mondo fisico. In questo modo il complesso sistema dovrebbe essere in grado di agire anche in caso di eventuali imprevisti.
Il fatto che l’intelligenza artificiale sia applicata anche al pilotaggio dei droni non deve stupire. Vi abbiamo infatti parlato in altri articoli di come il suo utilizzo sia sempre più attuale in questo settore, leggete anche “ChatGPT che cos’è e come si utilizza anche con i droni”.
Swift offre un pilotaggio di droni più efficiente
Secondo quindi i dati rilasciati dal team di ricercatori, il pilotaggio di droni effettuato con Swift è risultato più efficiente di quello con piloti umani. In particolare su 25 gare effettuate, Swift ha portato a casa ben 15 vittorie e il tempo di gara più veloce per l’intero percorso. Insomma, l’intelligenza artificiale ha di fatto battuto i piloti, anche i più esperti.
Il risultato può essere realmente importate per le applicazioni future di questo sistema. Si tratta infatti di uno strumento che potrebbe essere impiegato in diverse attività che prevedono l’utilizzo dei droni: dai trasporti di merci e di persone, alle attività di controllo e monitoraggio.
L’esperimento che prevedeva il pilotaggio di droni da parte di Swift era comunque al chiuso. Le gare, quindi, avevano un numero decisamente limitato di stimoli esterni.
Occorrerà quindi capire come Swift potrà reagire ad eventuali imprevisti o mutamenti delle condizioni esterne per comprendere se la sua attività potrà essere realmente più efficiente rispetto alla presenza di piloti umani.