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Sostegno Ucraina: l’Italia invia sistemi anti droni

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Il governo italiano probabilmente invierà sistemi anti drone nell’ottica della sua politica di sostegno all’Ucraina. L’Italia ha quindi confermato che anche per 2023 sarà di supporto alle forze armate ucraine contro l’attacco russo.

Nello specifico in questo caso si parla di sistemi anti drone derivati dal modello Adrian attualmente utilizzato dall’esercito italiano. Questi sofisticati sistemi potrebbero infatti essere un grande aiuto per le operazioni di resistenza dell’esercito ucraino.

Vi abbiamo già parlato in altri articoli di altri esempi di operazioni a sostegno dell’Ucraina, leggete anche “Drone Bayraktar donato in Ucraina dalla Lituania”.

Sostegno all’Ucraina con sistemi anti droni

I sistemi anti drone che probabilmente l’Italia invierà a sostegno dell’Ucraina sono tra i più avanzati. Si tratta di un modello realizzato da Elettronica Group (partecipata anche da Leonardo e Thales). Questi strumenti possono rilevare e intercettare i droni con estrema precisione, essendo schierati in un luogo fisso oppure su di un veicolo.

Una volta intercettato il drone, il sistema individua i segnali radio impiegati per le comunicazioni con il pilota e li blocca, costringendo il velivolo ad un atterraggio forzato. Leggete anche “Minotauro: il nuovo sistema antidrone greco”.

L’Italia ha dimostrato in più occasioni il proprio sostegno all’Ucraina, inviando armi e aiuti militari. La questione ha aperto un dibattito politico piuttosto accesso, nonostante la risoluzione del conflitto in corso sia, ovviamente, la priorità di tutti. I sistemi anti drone sono di fatto uno strumento difensivo che non di attacco, proprio per le sue peculiarità e funzionalità.

Ufficialmente è stato solo confermato il rinnovo dell’impegno italiano al sostegno dell’Ucraina senza identificare nello specifico cosa il nostro paese invierà sul territorio ucraino. Sicuramente Adrian, come sistema anti drone, potrebbe essere un decisivo aiuto nel mantenere alto il livello di difesa e di sicurezza in questi territori invasi dall’esercito russo.

Vedremo se la notizia sarà poi ufficialmente confermata e se questi sistemi anti drone raggiungeranno realmente i territori oggetto del conflitto.

 

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