Terremoto Marocco: le immagini dei droniEsteri News 

Terremoto Marocco: le immagini dei droni

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Le immagini ottenute dai droni sui luoghi del terremoto in Marocco mostrano una situazione davvero devastante.

Molte zone sono ancora difficili da raggiungere e, spesso, elicotteri o droni sono gli unici mezzi utili per rendersi realmente conto delle condizioni di interi villaggi. In particolare le alture dell’Atlante sono la zona nella quale i danni sono maggiori. I video realizzati dai droni mostrano villaggi ridotti in polvere da quelle scosse così forti e imprevedibili. Purtroppo molte zone non sono ancora state raggiunte dai soccorsi e acqua e cibo cominciano veramente a scarseggiare.

Anche nel caso del terremoto in Messico, i droni permettono di avere una chiara visuale dei danni. Vi abbiamo già raccontato in altri articoli di impieghi similari dei droni in altre situazioni di emergenza, leggete anche “Emergenza siccità: un aiuto dai droni”.

Il drone racconta il disastro del terremoto in Marocco

Tra le zone maggiormente colpite dal terremoto in Marocco figurano Tagadir, Adassil, Amizmiz, Asni, Moulay Brahim e Tizi n’ Test. Le riprese dei droni nei cieli di questi luoghi ne testimoniano il devasto. La scossa dello scorso venerdì ha raggiunto una magnitudo di 6,8 e ha provocato una frattura di 25 chilometri. Molte sono state poi le scosse di assestamento, più leggere ma comunque devastanti.

Il drone ci mostra quindi interi villaggi rasi al suolo. Si tratta principalmente di abitazioni molto povere, realizzate con fango, pietre, paglia o argilla. Facile quindi immagine come la scossa abbia provocato in brevissimo tempo la completa distruzione di tutto, lasciando una lunga scia di morti e feriti.

Il terremoto in Marocco visto dal drone non può lasciare indifferenti. Soprattutto se si pensa a quanto possa essere difficile la situazione dei sopravvissuti che spesso si trovano in zone difficili da raggiungere. Acqua potabile, cibo e beni di prima necessità scarseggiano ormai ovunque e il pensiero va anche alle già rigide temperature della notte nelle zone sopra i 1.300.

Più ci si allontana dei centri abitati e da Marrakesh più aumentano le difficoltà negli spostamenti, con strade e sentieri bloccati da massi e macerie. Sicuramente l’apporto dei droni nella conta dei danni e nell’eventuale ricerca di superstiti può essere particolarmente utile in una situazione difficile come questa.

 

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