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Università di Catania: droni per il controllo della fauna selvatica

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L’Università di Catania punta sull’utilizzo dei droni per il controllo della fauna selvatica del Parco di San Rossore a Pisa. Si tratta di un nuovo progetto realizzato dal Laboratorio di Aerial Monitoring del Dipartimento di Ingegneria Elettrica Elettronica e Informatica. L’obiettivo è quello di avvalersi dei droni per effettuare non solo il monitoraggio ma anche una sorta di censimento di animali come cinghiali e daini. Allo stesso tempo si andrà ad analizzare con attenzione lo stato di salute delle pinete. Ciò soprattutto per verificare gli effetti derivati dall’infestazione da Cocciniglia Tartaruga. La prima parte della sperimentazione ha visto l’impiego di diversi droni del produttore cinese DJI. L’utilizzo poi di sensori e camere termiche e ad infrarossi hanno permesso la realizzazione di riprese anche notturne.

Il progetto dell’Università di Catania non è il primo nel  quale i droni vengono utilizzati per il controllo e il monitoraggio della fauna selvatica. Vi abbiamo parlato di altri esempi simili in precedenti articoli, leggete per esempio “Monitorare fauna selvatica con i droni”.

Droni dell’Università di Catania per il controllo della fauna selvatica

La sperimentazione attivata dall’Università di Catania è stata realizzata nell’ambito del progetto WatchEdge, focused project del progetto Restart. Hanno collaborato il Politecnico di Milano, l’Università di Pisa, il laboratorio CNIT RaSS, e le aziende Italtel, Nextworks e SensorId. Un team facente capo a diverse realtà che lavorano all’unisono con l’obiettivo di sfruttare appieno le potenzialità dei droni per studiare accuratamente la fauna selvatica presente in questi parchi. La visione dall’alto dei droni e l’impiego delle camere termiche possono infatti essere i giusti strumenti per riconoscere la presenza di animali nascosti in zone boschive. Si tratta di una pratica sempre più diffusa anche in altre realtà.

Oltre alla creazione di una sorta di censimento su particolari animali, l’Università di Catania con questo progetto mira a controllare lo stato di salute delle piante. I droni, infatti, permettono di riconoscere in tempo reale la presenza di sintomi legati a malattie delle piante o di parassiti infestanti. Grazie ai dati raccolti sarà poi possibile pianificare eventuali interventi risolutivi che possano salvare gli alberi malati. Insomma, ancora una volta la tecnologia dei droni con la sua precisione e la sua accuratezza può essere di aiuto per la salvaguardia del nostro pianeta. Il tutto ottenendo risultati in tempi piuttosto rapidi e potendo raggiungere anche zone più impervie senza arrecare disturbo o fastidio alle specie animali e vegetali che si vogliono studiare.

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