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Agricoltura con droni e robot solari

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In Emilia sta prendendo sempre più piede l’attività di agricoltura con droni e robot solari per una produzione più efficiente ed ecologica. In particolare è stato osservato l’impiego di questi strumenti a Malalbergo e Minerbio, nel bolognese, nelle zone di coltura della barbabietola da zucchero. Per ulteriori approfondimenti “Droni e agricoltura: un nuovo hub nell’Oltrepò”.

Il robot solare Farmdroid è stato infatti impiegato con successo in questi luoghi dalla COPROB (Cooperativa Produttori Bieticoli) che produce ben 280.000 tonnellate di zucchero non solo per seminare i campi ma anche per ripulirli dalle erbacce permettendo quindi la crescita delle piante. Questo processo di diserbo meccanico ha permesso tra l’altro l’eliminazione dell’uso di prodotti chimici e pesticidi, ottenendo quindi una produzione biologica.

Agricoltura con droni

Grazie alla sua alimentazione a pannello solare (Leggete anche “Il drone a pannelli solari di Boeing”), con Farmdroid viene meno l’obbligo e il costo economico del ricaricare le batterie perché è sufficiente l’energia trasformata e quindi prodotta dal pannello. Il robot lavora e si sposta a una velocità di mezzo chilometro orario ottenendo quindi un consumo ridotto e un’autonomia infinita. Leggete anche “Droni in agricoltura: un settore in espansione” e “Droni per agricoltura: una difesa per i noccioli”.

Giornalmente Farmdroid opera per circa 2 ettari e  funziona attraverso una serie di Gps e di antenne. E’ in grado di riconoscere esattamente il punto preciso dove posizionare il seme mentre in fase di sarchiatura gira attorno alla bietola e tiene pulita la zona. Il robot è inoltre fornito di un piccolo pluviometro che gli permette di sapere quando fermarsi in caso di pioggia ottenendo quindi un grado di autonomia che permette all’agricoltore di dedicarsi ad altri lavori mentre il robot opera per lui.

Agricoltura con droni

Oltre al robot Farmdroid particolarmente importante in questo progetto di agricoltura all’avanguardia è l’utilizzo dei droni.

Infatti questi strumenti applicati all’agricoltura di precisione permettono di rilevare attraverso le loro camere bande di riflettanza dell’apparato fogliare della coltura che si sta studiando. In questo modo è possibile rilevare una sofferenza anche 10 o 15 giorni prima dell’occhio umano permettendo quindi di intervenire a sostegno del raccolto.

Esempi di un uso consapevole delle nuove tecnologie al servizio del settore agricolo per ottenere risultati più efficienti in termini di tempi, economici e di impatto ambientale. Leggete anche “Agricoltura 4.0 con droni è innovazione e ricerca” e “Nuovi droni utilizzati in agricoltura”.

** Ringraziamo per le fotografie Gian Basilio Nieddu di Vai Elettrico: www.vaielettrico.it/robot-solare-e-drone-in-emilia-nei-campi-lavora-lhi-tech

 

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