Attacchi con droni: l'Unione Europea studia un pianoNews 

Attacchi con droni: l’Unione Europea studia un piano

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L’UE ha lanciato un appello agli stati membri per pianificare un sistema di prevenzione e intervento in caso di attacchi con droni.

In particolare la Commissione Europea ha sollecitato gli attori che operano nel settore all’interno dei vari stati membri per ottenere un supporto nella pianificazione di operazioni opportune a contrastare questi fenomeni. Purtroppo, infatti, ultimamente il mondo intero è diventato consapevole di come questi strumenti possano essere delle vere e proprie armi pericolose.

L’UE finora si è concentrata sulla creazione di norme comuni per l’utilizzo dei droni sul suo territorio. Non è invece ancora intervenuta su una strategia comune in caso di interventi di droni nemici.

Vi abbiamo parlato in altri articoli di come l’UE abbia legiferato per quanto riguarda questo settore, ad esclusione della questione dei possibili attacchi con droni. Leggete anche “Utilizzo dei droni: un convegno a Bruxelles”.

L’Unione Europea teme attacchi con droni?

In un quadro internazionale come quello che stiamo vivendo, gli attacchi con droni non sono più solo fantasie cinematografiche. Ecco quindi che anche l’Unione Europea non vuole farsi trovare impreparata. L’appello della Commissione Europea coinvolge i maggiori attori del mondo droni.

Essi sono chiamati a dare il loro contribuito di conoscenza ed esperienza fino al 3 aprile 2023. L’obiettivo è di avvalersi delle informazioni raccolte per creare un piano europeo comune contro eventuali droni nemici. Leggete “Proiettori per rilevare droni Kamikaze Shahed in Ucraina”.

Grazie a questa iniziativa di consultazione si pensa di poter ottenere informazioni dettagliate ed aggiornate sulle funzionalità e le potenzialità di questa tecnologia in modo da essere pronti per contrastare eventuali attacchi con droni.

Ovviamente gli stati membri avranno comunque la facoltà di attivare piani anti droni specifici per il loro territorio, ma un piano di intervento comune non può che essere necessario e funzionale.

Molte sono le parti interessate a contribuire alla realizzazione di questo piano, tra queste autorità locali, agenzie dell’aviazione civile, regolatori di frequenza, funzionari dei trasporti e altri utenti di droni.

 

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