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Barche a vela senza pilota: ecco il Saildrone

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Il Saildrone è la nuova frontiera dei droni: si tratta di barche a vela senza pilota che vengono utilizzate per rilievi e analisi in mare. Una delle più recenti applicazioni è avvenuta in zone remote dell’Oceano Pacifico tropicale centrale e orientale dove questi droni sono stati impiegati per misurare le pozze fredde atmosferiche.

Le pozze fredde atmosferiche studiate da queste barche a vela speciali sono delle sacche di aria più fresca rispetto all’ambiente circostante che si formano quando la pioggia evapora sotto i temporali. Si tratta di masse d’aria piuttosto densa che possono raggiungere un diametro che va dai 10 ai 200 chilometri. La loro presenza può portare alla formazione di correnti discendenti che, una volta toccata la superficie dell’oceano, formano venti particolarmente forti che possono avere un importante impatto sull’ambiente circostante.

Barche a vela, Saildrone

Si sa quindi che queste pozze d’aria fredda che si formano sopra gli oceani tropicali portano ad un forte cambiamento nella temperatura dell’aria e nella forza e nella velocità del vento. Quello che invece non è ancora chiaro e che si vuole capire attraverso approfondite analisi, è l’impatto di questi fenomeni sulla circolazione atmosferica a più ampio raggio. Ecco quindi la necessità di raccogliere dati importanti per l’analisi di questi eventi, spesso tra l’altro in zone particolarmente difficili da raggiungere e pericolose e l’idea dell’impiego delle barche a vela senza pilota.

Vi abbiamo già parlato dell’uso dei droni per effettuare rilievi e monitoraggio in ambiente marino, leggete anche “Droni per rilevare le correnti marine” e “Drone marino a Napoli per il monitoraggio del golfo” ma in questo caso si parla di un mezzo innovativo.

Si tratta di particolari imbarcazioni a propulsione eolica con un’ala verticale rigida e alta equipaggiate con strumenti scientifici a energia solare. L’impiego del Saildrone, quindi di queste barche a vela senza pilota, è la giusta risposta all’esigenza di raggiungere in sicurezza le aree di studio più pericolose in sicurezza e senza incorrere in difficoltà.

In tre missioni di sei mesi sono stati impiegati 10 di questi mezzi riuscendo a ricoprire una distanza di oltre 137.000 chilometri nelle regioni dell’Oceano Pacifico tropicale centrale e orientale, rilevando ben 300 eventi. L’impiego poi di 4 Saildrone contemporaneamente situati ad una certa distanza, ha permesso di seguire l’evoluzione minuto per minuto di questo fenomeno delle pozze fredde atmosferiche.

Grazie a queste speciali barche a vela senza pilota è possibile rilevare le variazioni della temperatura dell’aria, della velocità del vento, dell’umidità, della pressione e della temperatura e salinità della superficie dell’oceano, dati che hanno permesso di meglio comprendere questo fenomeno e le conseguenze sull’ambiente circostante.

 

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