Batterie droni: l’Ucraina usa le sigarette elettroniche
Le sigarette elettroniche diventano un aiuto per l’esercito ucraino che le utilizza come batterie droni al posto di quelle classiche. La batteria di questi dispositivi viene infatti utilizzata per ricaricare gli aeromobili a pilotaggio remoto che l’esercito ucraino dispiega contro l’invasore russo. Si tratta dell’ennesimo esempio di come l’Ucraina cerchi con qualsiasi mezzo di resistere all’attacco russo e di difendere il suo territorio.
Batterie droni dalle sigarette elettroniche
Considerando l’aumento dei prezzi delle batterie droni, l’ingegnere Maksym Sheremet ha suggerito l’impiego delle sigarette elettroniche. Il professionista è a capo del Drone Lab, un team che opera all’interno del Politecnico di Kiev. Proprio di fronte all’istituto è presente un apposito raccoglitore dove chiunque può portare la batteria della sua sigaretta elettronica. Le batterie ai polimeri di litio alimenteranno poi i sistemi di trasporto e rilascio collegati ai droni. Grazie a questi sistemi i droni potranno rilasciare qualsiasi cosa, da forniture mediche a granate.
L’iniziativa relativa alle batterie droni dalle sigarette elettroniche dimostra come il popolo ucraino stia cercando in tutti i modi di supportare il proprio esercito con attività semplici ma di grande aiuto. Maksym Sheremet nel suo laboratorio sperimenta anche l’impiego della stampa 3D per la creazione di droni e componentistiche. Si tratta di un’iniziativa di cui vi abbia già raccontato in un altro articolo, leggete anche “Stampa 3d di droni per i vigili del fuoco”.
Il laboratorio che lavora alle batterie droni e sfrutta la stampa 3D si avvale dell’aiuto di circa 60 volontari, la metà dei quali concentrato sul progetto delle sigarette elettroniche. Il progetto è attivo da circa tre settimane e ha portato alla produzione di circa 100 sistemi di lancio per droni utilizzando la batteria delle sigarette elettroniche. Molti altri sono in fase di realizzazione.
I droni così equipaggiati potranno essere utili sia come arma di attacco che come strumento per il trasporto e la consegne di medicinali e prodotti di prima necessità.
