Cambiamento climatico: il Nepal punta sui droniEsteri News 

Cambiamento climatico: il Nepal punta sui droni

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In Nepal si pensa di avvalersi sempre più del contributo dei droni per capire meglio le conseguenze del cambiamento climatico in corso. Questo territorio si trova infatti al centro della catena dell’Himalaya e risulta l’epicentro delle principali trasformazioni dovute ai mutamenti climatici.

I droni, grazie ai loro sensori, possono meglio recepire le modifiche anche topografiche subite dal territorio e permetterne un’analisi più precisa. I dati raccolti diventano quindi sentinelle di allarme per gli studiosi che possono tratte importanti considerazioni dal loro studio. Lo storico dei dati raccolti potrebbe infatti essere una sorta di archivio che aiuterebbe gli analisti a prevedere il verificarsi di situazioni estreme come frane o inondazioni.

L’utilizzo dei droni per studiare il cambiamento climatico che il nostro pianeta sta vivendo può essere veramente utile. Vi abbiamo già parlato in altri articoli di attività similari svolte in altre parti del mondo, leggete anche “Cambiamenti climatici: la NASA investe sui droni”.

Droni per studiare il cambiamento climatico

Il governo del Nepal ha quindi deciso di avvalersi dei droni per cercare di meglio comprendere il cambiamento climatico in corso ed individuare le strategie da mettere in atto. L’Autorità nazionale per la riduzione e la gestione dei rischi di disastri del Nepal ha quindi autorizzato l’impiego di droni per due motivi. Da una parte la necessità di mappare le zone inondate o danneggiate da eventi estremi. Leggete “Alluvione Emilia Romagna: salvi grazie al drone”.

Dall’altra quella di registrare i cambiamenti topografici causati dall’erosione e da depositi di materiale. Fortunatamente molti sono i giovani in Nepal che si stanno avvicinando con curiosità al settore dei droni e vedono il loro impiego come un’opportunità per il territorio.

L’impiego dei droni per analizzare il cambiamento climatico in Nepal è stato sovvenzionato oltre che dal governo locale anche dalla Banca Mondiale. Anche il settore privato e quello accademico hanno compreso l’importanza di questi studi e hanno dato il loro contributo al progetto. L’obiettivo è quello quindi di creare collaborazioni in grado di sfruttare al meglio le potenzialità di questa tecnologia al servizio del bene comune.

Ovviamente sarà necessario affiancare al lavoro dei droni anche quello di altri strumenti tecnologici particolarmente utili come per esempio i satelliti per la raccolta delle immagini.

 

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