Controllo degli oceani: arriva un nuovo droneEsteri News 

Controllo degli oceani: arriva un nuovo drone

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La società MITRE ha affermato di aver realizzato un nuovo drone dalle importanti dimensioni per attività di controllo degli oceani. Al momento si parla di un prototipo realizzato con stampa 3D.

Il drone, oltre ad essere particolarmente lungo, sarebbe in grado di ricaricarsi in volo grazie ai pannelli solari presenti sulle ali. Il velivolo, denominato Hopper, è stato commissionato dall’Ufficio di ricerca navale della Marina Americana. Il mezzo non svolgerà però solo attività a supporto delle forze militari, ma anche per scopi civili. Un ruolo decisamente importante, quindi, per differenti scopi di varia natura.

Vi abbiamo già raccontato in altri articoli di come i droni siano sempre più spesso utilizzati per attività di controllo degli oceani, dei mari o delle strutture in essi presenti come gli impianti eolici. Leggete anche “Isola di plastica nell’Oceano: in azione i droni”.

Un nuovo drone per il controllo degli oceani

Il nuovo drone Hopper è appositamente studiato per svolgere voli di controllo degli oceani. La caratteristica principale di questo drone è quella di potersi ricaricare grazie ai pannelli solari di cui è dotato. Questa operazione può svolgersi in volo ma anche in momenti di pausa mentre il drone galleggia sulla superficie dell’acqua. MITRE ha sviluppato questo drone in soli 24 mesi ma le sue potenzialità sono elevate.

Il suo lavoro sarà principalmente quello di raccogliere dati utili per la ricerca e lo studio degli eventi meteorologici, ma anche di supportare attività di salvataggio. Notevole sarà il suo contributo anche nel monitoraggio della presenza di attività illecite come la pesca illegale. A tal proposito leggete anche “Droni per il monitoraggio della pesca illegale”.

Visto che il controllo degli oceani prevede la ricognizione su percorsi decisamente lunghi, le caratteristiche di Hopper possono essere una vera svolta. L’idea è anche quella di schierare questo drone in sciami in modo da ottimizzare ancora di più le performances.

L’elevata autonomia in volo, la resistenza dei componenti e la struttura appositamente studiata sono tra gli aspetti più positivi e innovativi messi in campo dall’azienda MITRE. Ancora una volta il mondo dei droni offre il suo contributo a quello della ricerca scientifica.

 

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