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Drone a idrogeno dell’Università di Sydney

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Drone a idrogeno dell’Università di Sydney, annunciato solo qualche giorno fa. Una nuova era di sistemi di propulsione sembra farsi avanti!

Con molta soddisfazione un gruppo di ricercatori dell’Università di Sydney è riuscito a portare in volo un drone con un sistema di propulsione ibrido alimentato principalmente ad idrogeno, l’energia più pulita oggi disponibile.

Il team di ricercatori del drone a idrogeno è guidato dal dottor Andrew Gong, ingegnere aerospaziale dell’Università di Sydney, dal dottor Dries Verstraete della “School of Aerospace” e dalla dottoressa Jennifer Palmer componente del “Defense Science and Technology Group”.

Il progetto ha avuto un lungo corso di sperimentazione e test. Le ultime prove di volo sono state svolte alla fine dello scorso anno, dando ottimi risultati. I report finali mostrano chiaramente che l’alimentazione ad idrogeno migliora la risposta dinamica del sistema di propulsione, garantendo anche ottime tempistiche di permanenza in volo.

L’obiettivo principale del gruppo di lavoro è quello di creare un modello di motore ad idrogeno in grado poi di essere commercializzato e diffuso massivamente. Si è scelto come sperimentazione iniziale l’utilizzo di un drone anche in virtù della loro sempre più ampia diffusione, destinati anche (in un prossimo futuro) al trasporto di merci e di persone! A tal riguardo leggete i seguenti articoli di approfondimento:

“La potenza dell’idrogeno offre una gamma e una resistenza molto maggiori rispetto ai piccoli droni elettrici. In futuro, ciò potrebbe essere utile per attività di ispezione o sorveglianza di durata estesa, come la rilevazione di grandi proprietà agricole o l’ispezione di condotte e altre infrastrutture” ha affermato Andrew Gong.

Le celle a combustibile ad idrogeno, come scritto prima, sono anche più rispettose dell’ambiente perché non producono emissioni di anidride carbonica.

Il progetto del drone a idrogeno dell’Università di Sydney è davvero molto interessante e strategico in chiave futura, quando si dovranno scegliere forme di alimentazione che andranno a sostituire i classici combustibili attualmente utilizzati.

Di seguito, concludiamo l’articolo con un breve video di presentazione del progetto.

 

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