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Drone monitoraggio aria in Puglia

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Decollato il drone monitoraggio aria in Puglia ideato dall’Istituto di nanotecnologia (Nanotec) del Consiglio nazionale delle ricerche di Lecce e un team di aziende pugliesi.

Nello specifico il drone è stato chiamato “In Air” come il progetto che lo ha visto realizzare, l’idea come scritto poco più sopra è stata concepita dai ricercato del Cnr in collaborazione con l’Istituto sull’inquinamento atmosferico (Cnr-Iia) ed un consorzio di aziende private pugliesi.

L’iniziativa è stata finanziata dalla Regione Puglia con un milione di euro nell’ambito del Programma Operativo Regionale 2014-2020 con lo scopo di monitorare con strumenti innovativi la qualità dell’aria. Leggete anche “Droni per il monitoraggio inquinamento”.

Il drone monitoraggio aria è costituito da sensoristica multifunzione in grado di monitorare la qualità dell’aria campionando anche l’eventuale presenza di gas tossici quali ad esempio biossido di azoto (NO2), anidride solforosa (SO2), monossido di carbonio (CO) e polveri sottili (PM10 e PM2,5).

“Punto di forza di tale tecnologia – afferma Massimo Cuscunà, ricercatore del Cnr-Nanotec e coordinatore scientifico del progetto – è la possibilità di campionare vaste zone di territorio con altissima risoluzione spaziale a costi contenuti. Il prototipo realizzato in In-Air permette di colmare il divario tra i sistemi tradizionali di rilevamento installati a terra e le osservazioni aeree o satellitari, generalmente molto costose, ed è in grado di geolocalizzare siti ad elevato impatto inquinante”.

I dati raccolti sono poi trasmessi ad una stazione di controllo per la successiva elaborazione dettagliata, con anche la creazione di mappe georeferenziate degli inquinanti rilevati e censiti.

Il drone monitoraggio aria in Puglia sarà sicuramente di forte impatto nella filiera tecnologica a supporto dei rilievi tradizionali già svolti dall’Agenzia per la prevenzione e la protezione dell’ambiente (Arpa), offre infatti una operatività molto modulare e precisa in grado di alzarsi in volo in pochi minuti.

Il progetto “In Air” rientra inoltre all’interno del piano “Green Deal” promosso dalla comunità Europea, il cui obiettivo è quello di azzerare l’emissione di gas serra entro l’anno 2050, grazie anche al supporto di un più adeguato e puntuale monitoraggio dell’aria, svolto grazie all’utilizzo di droni appositamente allestiti.

Per maggiori informazioni riguardo l’utilizzo di droni ambientali leggete anche i seguenti articoli:

 

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