Drone oceanico nel cuore della tempestaEsteri News 

Drone oceanico nel cuore della tempesta

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Un drone oceanico della Saildrone è riuscito ad effettuare delle riprese nel cuore dell’uragano Sam ottenendo importanti informazioni su questo fenomeno. Si tratta di un’impresa mai riuscita prima vista la particolare pericolosità di questi eventi naturali. In particolare l’uragano Sam è stato classificato come uragano di categoria quattro.

Vi abbiamo già parlato in altri articoli dell’utilizzo di droni volanti per monitorare il passaggio di uragani e verificarne i danni, leggete anche “Immagini uragano Ida: i droni documentano i danni”.

In questo caso specifico invece raccontiamo di un drone marino che è riuscito a registrare quanto accadeva in mare a causa del passaggio di questa tempesta.

Il drone oceanico di Saildrone che riprende un uragano

Grazie alle spettacolari riprese ottenute dal drone oceanico della Saildrone all’interno dell’uragano Sam sicuramente si potrà capire qualcosa in più di questi fenomeni. Questi droni infatti forniscono i dati raccolti direttamente al Pacific Marine Environmental Laboratory (PMEL) e all’Atlantic Oceanographic and Meteorological Laboratory (AOML) della NOAA. Lo scopo è di permettere agli studiosi di analizzare le modalità di evoluzione delle tempeste tropicali per ottenere previsioni più accurate.

Ovviamente, infatti, una maggior conoscenza di questi fenomeni potrebbe essere di particolare aiuto per attivare le opportune attività preventive volte a salvare vite umane. Poter allertare per tempo le popolazioni che rischiano di essere colpite è sicuramente un’arma vincente contro la devastazione causata dagli uragani.

I droni oceanici della Saildrone dispongono di una sorta di ala appositamente progettata che permette al drone di operare in situazioni di forte vento. Grazie a questa caratteristica riescono quindi ad arrivare dove le normali navi da ricerca non possono spingersi.

Richard Jenkins, CEO di Saildrone ha dichiarato riguardo il loro drone oceanico: “Saildrone sta andando dove nessuna nave da ricerca si è mai avventurata, navigando dritto nell’occhio dell’uragano, raccogliendo dati che trasformeranno la nostra comprensione di queste potenti tempeste. Siamo orgogliosi di aver progettato un veicolo in grado di operare nelle condizioni meteorologiche più estreme della terra”.

Un ulteriore esempio di come la tecnologia possa essere d’aiuto alla raccolta dati che saranno poi analizzati dai ricercatori. Qui di seguito il video mozzafiato!

 

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