Droni agricoli contro i parassiti delle castagne
Droni agricoli contro i parassiti delle castagne, più precisamente contro la Carpocapsa, scientificamente conosciuta come “Cydia Splendana”.
La Cydia Splendana è un Lepidottero Tortricide che infesta le castagne, le noci e le ghiande della quercia e del faggio.
La femmina dell’insetto depone sulle foglie fino a trecento uova. Lo sviluppo embrionale si compie in 10-12 giorni, dopodichè la larva penetra nel riccio della castagna e scava delle gallerie, prima nel tessuto dell’ilo, per poi intaccare l’interno del frutto. Dopo 35-45 giorni raggiunge la maturità e fuoriesce dal frutto attraverso un foro per cadere sul terreno dove si imbozzola per svernare.
In Italia la Cydia Splendana è molto presente nei castagneti, a seconda dell’infestazione, può portare alla perdita anche del 50% dell’intero raccolto. Di fatto i ricci infestati cadono al suolo precocemente non portando così a maturazione le castagne al suo interno.
Ecco dunque la necessità di utilizzare droni agricoli contro i parassiti delle castagne. La società francese Invenio ha finalizzato un prodotto denominato BioPose, un sistema di applicazione di diffusori di feromoni al fine di attuare la cosiddetta “confusione sessuale” ed evitare così la deposizione delle uova.
L’idea dei diffusori in realtà non è nuova, prima dell’avvento dei droni gli addetti dovevano arrampicarsi sulle chiome degli alberi per depositare sulla loro cime il diffusore. Attività difficile, lunga ed anche pericolosa specialmente sulle alberature più imponenti ed alte.
Con il sistema Biopose viene fatto volare un drone appositamente allestito con il diffusore, ed il particolare sistema di rilascio lo “sgancia” sulla cima dell’albero. Con un solo volo, il drone può “trattare” un’area superiore anche all’ettaro.
Un altro caso che coniuga l’efficacia e la praticità dell’utilizzo di droni in ambito di agricoltura di precisione, unito all’efficacia dei diffusori feromonali contro i parassiti del castagno.
Il sistema è nella fase finale della sua sperimentazione e sarà presto disponibile sul mercato, tanto è che Invenio, la società che ha sviluppato BioPose, ha vinto il premio speciale della giuria del Vinitech Sifel, kermesse mondiale dedicata alle tecnologie e alle attrezzature per gli operatori delle filiere vitivinicole, arboricole e orticole.
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