Droni della Nasa sviluppati a TorinoNews 

Droni della Nasa sviluppati a Torino

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Torino sarà la sede dove verranno sviluppati i prossimi droni della Nasa il cui compito sarà di effettuare future missioni su Marte. Si occuperà della loro realizzazione l’azienda americana Skypersonic, controllata del Gruppo americano Red Cat Holdings. Il progetto prevede la realizzazione di due droni, un rover, software e hardware destinati alle missioni sul Pianeta Rosso.

Vi abbiamo già raccontato di come la Nasa abbia deciso di investire nella tecnologia dei droni per esplorare Marte, leggete anche “Drone cinese su Marte: le ultime novità” e “Il drone Ingenuity in volo su Marte”.

A Torino nascono i nuovi droni della Nasa

Torino avrà dunque un ruolo centrale in questo progetto di realizzazione di droni della Nasa da utilizzare sul pianeta Marte. L’azienda Skypersonic è arrivata in questa città grazie ad un’iniziativa voluta dal comune per attirare imprese estere sul territorio. Torino infatti dispone di un team di ingegneri esperti in intelligenza artificiale e tecnologie di volo, oltre che piloti specializzati nell’impiego dei droni. In più la società Leonardo ha messo a disposizione il suo hangar per effettuare le attività sperimentali.

La tecnologia che Skypersonic impiegherà per la realizzazione dei droni della Nasa si basa essenzialmente su due obiettivi.  Da una parte lo sviluppo di droni sferici per le ispezioni industriali in cuniculi o aree inaccessibili o pericolose,  dall’altro la piattaforma per il volo transoceanico dei droni in modalità guida remota. I droni realizzati hanno una sorta di esoscheletro studiato per operare anche in assenza di copertura satellitare. Le competenze di Skypersonic saranno garantite anche sui droni della Nasa progettati per le simulazioni delle attività su Marte.

Il progetto incentrato sui droni della Nasa partirà nel 2022 e prevede tutta una serie di simulazioni. In particolare si andrà a ricreare un paesaggio marziano grazie allo Johnson Space Center di Houston. In questo ambiente l’equipaggio coinvolto simulerà passeggiate spaziali e operazioni di pilotaggio a distanza dei droni e del rover della Skypersonic. La simulazione utilizzerà anche la piattaforma di pilotaggio remoto transoceanico Dronebox sviluppata sempre da Skypersonic.

 

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