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Il drone marino Sand cofinanziato da Regione Toscana

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Il drone marino Sand cofinanziato da Regione Toscana, un nuovo progetto questa volta tutto italiano, destinato sia per il controllo ambientale che per le operazioni di soccorso in mare.

Il drone marino Sand è in fase di realizzazione da parte di tre aziende toscane: Effebi SpA di Carrara, Meccano e Ingegneria dei Sistemi di Pisa, seguite e coordinate da Navigo (Centro di Innovazione e Sviluppo della Nautica).

Il progetto del drone marino Sand ha avuto inizio nel maggio 2016, dopo che le tre aziende sono riuscite ad ottenere il primo posto nella gara aperta per la fruizione di fondi Prse 2012/2015 messi a disposizione da Regione Toscana per il sostegno di processi di industrializzazione di rilevanza regionale, di dimensione significativa e in grado di produrre occupazione aggiuntiva.

Il progetto è stato dunque giudicato di importanza tale da ottenere un finanziamento di quasi due milioni e mezzo di euro.

La realizzazione del drone marino Sand richiederà una stima di quasi cinque milioni di euro, la rimanenza della somma sarà a carico delle tre aziende capofila del progetto.

Il lavoro di progettazione e realizzazione è stato così suddiviso: l’azienda Meccano è la responsabile del design del drone, l’azienda Effebi SpA realizzerà fisicamente il drone marino Sand nei suoi stabilimenti di Carrara, mentre Ingegneria dei Sistemi SpA provvederà alla messa in opera dell’intero sistema di navigazione autonoma comprensivo di stazione di controllo remoto dedicata agli operatori che utilizzeranno il drone.

Il drone marino Sand potrà anche essere controllato via satellite attraverso l’implementazione di particolari apparecchiature.

Il drone marino Sand

Di seguito rilanciamo diverse interviste rilasciate dai responsabili del progetto, la prima è Katia Balducci, amministratore delegato di Effebi SpA che sostiene: “In questi mesi, siamo passati dai progetti alla realtà e stiamo procedendo a ritmi serrati per la produzione e l’uscita del prototipo. Registriamo un notevole interesse del mercato che, alle prime notizie di questa iniziativa, dimostra curiosità e interesse” proseguendo poi “Per questo siamo certi che la fabbrica di Carrara potrà nell’arco di qualche anno sviluppare una produzione importante”.

Edoardo Cossutta di Meccano: “Le prime linee dello scafo che si vedono già nei primi stampi fanno trasparire la fluido dinamicità di questo mezzo che lo renderanno solido e veloce”.

Chiudiamo con Fabrizio Orsini di Ingegneria dei Sistemi: “Per la guida autonoma di questo tipo di barca stiamo integrando tecnologie e algoritmi estremamente innovativi ed efficienti che consentiranno la gestione di un oggetto simile da qualsiasi parte del globo e in completa sicurezza”.

Al momento purtroppo non si dispongono di immagini reali del drone marino Sand, ma solo dei semplici rendering. Confidiamo nei prossimi mesi di vedere “in carne ed ossa” il nuovo drone.

Di seguito vi rimandiamo ad un’altra iniziativa di un drone marino similare: “Il drone marino Submaran S10 di Ocean Aero” e “Drone marino a supporto dei marines”.

 

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