Inquinamento dell’acqua: in azione attivisti con droni
Negli Stati Uniti un gruppo di attivisti sfrutta l’impiego dei droni per combattere l’inquinamento dell’acqua. L’iniziativa è dell’ambientalista Brent Walls che lavora per la Waterkeeper Alliance, una rete mondiale che adopera per mantenere pulite le acque del nostro pianeta. Walls ha deciso di insegnare agli attivisti che supportano le sue attività a pilotare i droni. Grazie a questi strumenti è infatti possibile raggiungere zone più impervie e pericolose per analizzare lo stato delle acque presenti.
Vi abbiamo già raccontato in altri articoli di come i droni possano essere di aiuto nella lotta all’inquinamento dell’acqua e del pianeta in generale, leggete anche “Inquinamento da plastica: sul Garda arrivano i droni”.
Droni contro l’inquinamento dell’acqua
Il progetto di Walls contro l’inquinamento dell’acqua prevede quindi di formare diversi piloti di droni che usino poi questi strumenti per controlli e indagini ambientali. I video e le immagini raccolte sono quindi vere e proprie prove per eventuali cause legali attraverso il Clean Water Act degli Stati Uniti. Si tratta di una legge che mira alla tutela delle acque. Essa infatti permette a chiunque, non solo ai funzionari federali, di intraprendere attività legali nel caso di presenza di aree inquinate.
Brent Walls va parte di un gruppo, il Riverkeepers che intraprende attività contro l’inquinamento dell’acqua. L’obiettivo è di rendere molti dei partecipanti al progetto autonomi nell’utilizzo dei droni. I piloti avranno poi anche le opportune licenze ad autorizzazioni necessarie per poter operare con i droni. I velivoli che effettuano queste attività hanno un costo di circa 2.000 dollari ciascuno e sono finanziati da borse di studio.
Il sistema che si vuole creare è quindi una sorta di rete in grado di controllare la situazione dell’inquinamento dell’acqua grazie alle nuove tecnologie. Il monitoraggio con droni può coprire in breve tempo anche vaste aree. Si può anche decidere di programmare più voli nella stessa zona per controllare l’attuazione delle eventuali indicazioni a seguito delle denunce.
