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Leonardo Eurodrone a lunga percorrenza

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Leonardo Eurodrone è un aeromobile a pilotaggio remoto di media altitudine e lunga durata (MALE), sviluppato nell’ambito di un programma europeo con il coinvolgimento di Italia, Germania, Francia e Spagna.

Purtroppo in questo triste periodo, i droni stanno ritagliando una ulteriore fetta di popolarità nel loro strategico utilizzo in ambito perlustrativo nella guerra Russia-Ucraina. Abbiamo già trattato l’argomento su altri articoli pubblicati qualche girono fa sul nostro blog, per approfondimenti leggete anche “Droni militari in volo da Sigonella verso l’Ucraina” e “Drone Global Hawk della Northrop Grumman”.

Il Leonardo Eurodrone è un elemento chiave dell’industria europea della difesa e un’opportunità unica per dimostrare le capacità e le competenze tecnologiche costruite in decenni di collaborazione.

Nella visione di difesa dell’Unione Europea, il programma di sviluppo di Eurodrone contribuirà a rafforzare l’autonomia strategica dell’Europa, fornendo al contempo alle forze armate sistemi operativi indipendenti ad altissime prestazioni.

Leonardo Eurodrone

Le origini di Leonardo Eurodrone

Le quattro nazioni Italia, Germania, Francia e Spagna sono coinvolte nel progetto attraverso le rispettive industrie (Leonardo, Airbus e Dassault Aviation). La collaborazione tra paesi diversi non è sicuramente una novità nel settore aeronautico, come dimostrano i programmi Tornado ed Eurofighter, che hanno dimostrato la capacità delle industrie europee di lavorare in squadra.

Leonardo Eurodrone risponde a una precisa intenzione dell’UE, la cui presenza nel progetto è fortemente sentita. Bruxelles vede nel progetto un altro importante passo avanti nella costruzione di una difesa comune, tema di grande attualità che ha portato alla costituzione nel 2017 del FES, il Fondo europeo per la difesa.

L’Eurodrone offre l’opportunità di utilizzare le risorse finanziarie messe a disposizione dall’UE per progetti congiunti e di accelerare la crescita nel settore strategico europeo dei sistemi pilotati a distanza.

Il nuovo sistema utilizzerà tecnologie all’avanguardia per condurre missioni di intelligence, sorveglianza e ricognizione, sia militari che civili.

Il programma di Leonardo Eurodrone vale complessivamente 7 miliardi di euro e creerà 7.000 posti di lavoro ad alta tecnologia all’interno dell’UE, assicurando lo sviluppo e il sostegno del know-how tecnologico nel continente. L’Eurodrone sarà basato quasi interamente sulla tecnologia europea e offrirà ai produttori del continente una grande varietà di opportunità di sviluppo, produzione e funzionamento. Leonardo svolgerà un ruolo chiave attraverso la sua condivisione di lavoro industriale nei componenti dell’aerostruttura come l’elettronica di bordo.

Leonardo Eurodrone sarà il primo velivolo senza pilota progettato per volare in uno spazio aereo non segregato, conferendo all’Europa un importante vantaggio competitivo nel campo dei sistemi aerei senza pilota. Il drone, creato per scopi di Intelligence, Surveillance and Reconnaissance (ISR), monitorerà e raccoglierà informazioni come un satellite, dall’alto, ma a un’altitudine inferiore, facilitando così il controllo del sistema. Il fatto che l’Eurodrone possa essere utilizzato anche in zone abitate e residenziali richiede standard di sicurezza più severi, motivo per cui è dotato di doppia motorizzazione.

Il coinvolgimento di quattro nazioni nel progetto rafforzerà la sovranità europea stabilendo ed espandendo la base tecnologica indipendente del continente nel campo dell’aviazione senza pilota. Il programma, condotto da Germania, Francia, Spagna e Italia sotto la direzione dell’agenzia internazionale per gli armamenti OCCAR (Organisation Conjointe de Coopération en Matière d’Armement/Organizzazione per la cooperazione congiunta in materia di armamenti), promuove la cooperazione europea nel campo della sicurezza e difesa, sottolineando la crescente dipendenza del continente da progetti multinazionali.

Leonardo Eurodrone è il primo MASCHIO progettato specificamente per soddisfare i requisiti di integrazione nello spazio aereo civile, contribuendo a migliorare l’efficienza come l’uso di percorsi diretti, senza la necessità di siti di atterraggio di emergenza pre-programmati, che consente di risparmiare tempo, carburante e, di conseguenza , Emissioni di CO2.

Un’opportunità per l’industria europea

Ad oggi si prevede di sviluppare e produrre 20 sistemi (di cui cinque in Italia), ciascuno comprendente due stazioni di terra e tre velivoli, oltre a Ground Support Equipment, parti, addestramento e cinque anni di supporto iniziale in servizio.

L’assenza di un pilota a bordo su Leonardo Eurodrone comporta la sostituzione delle normali funzioni con soluzioni tecnologiche efficienti e altamente affidabili. Per garantire l’assoluta sicurezza, le connessioni dati devono garantire una comunicazione costante tra il pilota remoto e il controllore del traffico aereo o, ove necessario, con altri utenti dello stesso spazio aereo.

Caratterizzato da architettura aperta, modularità del sistema e disponibilità a ricevere aggiornamenti interattivi man mano che gli scenari di missione si evolvono, Leonardo Eurodrone sarà una risorsa preziosa per migliorare la capacità di sorveglianza continua. In ultima analisi, rappresenterà un importante passo avanti rispetto all’attuale generazione di tecnologie di volo senza pilota.

 

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