Siti storici minacciati dall'erosione: li controllano i droniEsteri News 

Siti storici minacciati dall’erosione: li controllano i droni

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In Inghilterra si è deciso di monitorare le zone costiere che custodiscono importanti siti storici in quanto minacciate dall’erosione. Si parla in particolare delle scogliere di Seaford Head nel sud-est dell’Inghilterra. Queste zone, a causa dell’innalzamento del livello del mare, sono soggette a fenomeni di erosione che ne causano importanti danni. L’idea è quindi quella di utilizzare i droni per monitorare e mappare queste zone in modo da verificare per tempo gli eventuali danni.

Come vi abbiamo già raccontato in altri articoli, i droni rivestono un ruolo sempre più importante per le attività di monitoraggio e analisi dell’ambiente, leggete anche “Drone monitoraggio aria in Puglia”.

Droni per monitorare i siti storici minacciati dall’erosione

Grazie all’utilizzo dei droni si potranno effettuare delle puntuali analisi dei siti storici minacciati dall’erosione. Il progetto inglese si concentra in particolare sulla zona archeologica di Seaford Head. La zona comprende un tumulo funerario dell’età del bronzo, un forte dell’età del ferro e una struttura in cemento armato della seconda guerra mondiale.

Secondo gli studiosi, l’aumento della frequenza delle tempeste e delle piogge legate al cambiamento climatico non potranno che peggiorare il fenomeno di erosione sulle zone costiere. I siti storici che vi si trovano vanno quindi tutelati attraverso una scrupolosa indagine dell’incidenza del fenomeno. I droni possono essere il giusto strumento per effettuare queste analisi grazie ai sensori di cui sono dotati. In questo modo è anche possibile realizzare mappe 3D di questi luoghi.

Grazie all’impiego dei droni, i ricercatori sperano di riuscire a ricreare una sorta di clone dei dati di questi siti storici in modo da renderli consultabili anche in futuro qualora l’erosione ne causi la totale distruzione.  Jon Sygrave, responsabile del progetto, infatti ha dichiarato che i droni possono essere utili per “catturare le caratteristiche archeologiche esposte nella scogliera e mappare accuratamente i movimenti di terra del sito per creare un modello 3D di Seaford Head, preservando il suo complesso patrimonio per le generazioni future”.

Gli studiosi sono anche fiduciosi di poter scoprire, grazie a questo progetto, nuovo tesori nascosti nei siti storici finora non rilevati. Allo stesso tempo si accenderanno i riflettori su un problema sicuramente importante legato ai cambiamenti climatici.

 

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