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Conformità patentini europei per droni: attenzione alle truffe

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Conformità patentini europei per droni, una nota pubblicata oggi da Enac, indica come verificarne la validità, al fine di evitare di subire truffe, come già successo a diversi utenti.

Conformità patentini europei per droni: attenzione alle truffe

Il breve comunicato recita così: “A seguito di un intenso scambio di informazioni con EASA in merito alla diffusione sul territorio europeo di attestati e certificati per la categoria OPEN A1-A3 e A2 di natura fraudolenta, Enac avvisa tutta l’utenza che gli attestati conseguiti in Paesi dell’UE (o attraverso siti web ad essi riconducibili) non aderenti alle previsioni del Regolamento di Esecuzione (EU) 2019/947 e non conformi ai formati standard sotto riportati NON sono riconosciuti in Italia. Si invitano, pertanto, gli utenti, prima di effettuare gli esami, a verificare che le certificazioni siano rilasciate dall’Autorità dello Stato Membro e nel pieno rispetto di quanto stabilito dalla normativa europea”.

Ricordiamo che i patentini europei per droni per essere conformi devono rispettare il layout delle immagini qui sotto. Il primo riguarda il patentino A1-A3 il secondo riguarda il patentino A2.

Conformità patentini europei per droni

Si evidenzia che, al fine di permettere i dovuti controlli da parte delle autorità preposte (Forze di Polizia ed Autorità Aeronautiche) su tutti gli attestati devono essere presenti i seguenti elementi:

– Scritte in lingua inglese ovvero in lingua inglese e in lingua dello Stato Membro;

– Codice identificativo del pilota remoto fornito dall’autorità che rilascia l’attestato. Il codice deve avere il seguente formato: NNN-RP-xxxxxxxxx, in cui: NNN è il codice ISO 3166 Alpha-3 dello Stato membro che rilascia l’attestato, RP è un campo fisso che significa: pilota remoto, xxxxxxxxxx sono 12 caratteri alfanumerici (solo minuscoli) definiti dallo Stato membro che rilascia l’attestato. Ad esempio: (ESP-RP-123456789abc), codice QR che fornisce un collegamento al database nazionale dove le informazioni relative al pilota remoto sono memorizzate. Tutte le informazioni relative all’addestramento del pilota remoto possono essere recuperate attraverso l’identificativo pilota remoto.

Il mercato dei patentini europei per droni si è sviluppato molto, e come spesso succede purtroppo, non tutte le realtà che gli emettono sono seri e professionali, dunque consigliamo tutti gli interessati a prestare la massima attenzione alle società a cui vi rivolgete, facendo le opportune verifiche.

Per ulteriori approfondimenti sulla tematica, consigliamo la lettura del seguente articolo pubblicato qualche giorno fa, che può fornirvi ulteriori delucidazioni se siete in possesso di un patentino drone che non è stato emesso in Italia: “Patentino drone estero: non serve farlo riconoscere”.

 

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