Flavescenza dorata della vite: un aiuto dai droniAgricoltura con Droni News 

Flavescenza dorata della vite: un aiuto dai droni

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La flavescenza dorata della vite è una malattia che causa danni alle colture e che si sta diffondendo in particolare in Emilia Romagna.

La Regione sta cercando di mettere a punto una strategia preventiva e di difesa contro questa malattia, includendo anche l’utilizzo dei droni. Questa patologia sta infatti mettendo a rischio le produzioni di vini, compresa quella del Lambrusco.

L’assessore regionale all’Agricoltura, il Settore fitosanitario regionale, i rappresentanti dei Consorzi fitosanitari, dei viticoltori e della filiera vivaistica si sono riuniti per pianificare le attività necessarie a contrastare il diffondersi di questo fenomeno.

I droni potrebbero essere un supporto importante per rilevare la presenza di flavescenza dorata della vite anche su colture ampie. Vi abbiamo già parlato in altri articoli di impieghi simili dei droni nel settore agricolo, leggete anche “Malattie delle viti curate con i droni”.

Droni contro la flavescenza dorata della vite

Il progetto per contrastare la diffusione della flavescenza dorata della vite prevede innanzitutto attività di informazione e sensibilizzazione rivolte ai viticoltori. Importante poi è la possibilità di avvalersi di nuove tecnologie come quelle dei droni per rilevare le zone maggiormente colpite e agire prontamente. Leggete “Agricoltura 4.0: il ruolo dei droni”.

Infatti, una volta riconosciuta la presenza di questa malattia, occorre che le piante vengano estirpate per limitarne la diffusione agli esemplari sani. Occorrerà andare anche ad agire sulla diffusione dell’insetto vettore, lo scafoideo, rintracciandone la presenza sulla pagina inferiore delle foglie. L’utilizzo di opportune trappole cromatiche che attirano l’insetto sarà utile per debellarlo.

I droni e piccoli mini elicotteri potranno invece analizzare nel dettaglio le zone di diffusione della flavescenza dorata della vite. La collaborazione con l’università di Bologna e il Consorzio Fitosanitario di Piacenza permetteranno la sperimentazione legata all’impiego dei droni per mappare anche zone piuttosto ampie. Un sistema rapido, efficiente e preciso per intervenire in maniera mirata là dove il problema è presente limitandone per tempo la diffusione.

 

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